Italiani nel mondo e dove trovarli (2)

ROMA – focus/ aise – Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito a Philip Baglini l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine della Stella d’Italia, uno dei più alti riconoscimenti destinati ai connazionali che, all’estero, si distinguono per il loro contributo alla promozione dell’Italia e dei suoi valori.
CEO di ICBS – International Communication Broadcasting and Services e fondatore di LondonONE Radio, la prima e unica radio italiana ufficiale nel Regno Unito, Baglini ha ricevuto l’onorificenza il 26 novembre scorso alla presenza di amici, colleghi, giornalisti della Rai e di Repubblica, imprenditori e rappresentanti della comunità italiana: tutti testimoni del suo lungo percorso umano e professionale.
Un cammino iniziato trent’anni fa, quando Baglini, (fisico nucleare e giornalista) — nato a Pietrasanta nel 1974 e cresciuto tra la Versilia e Pontasserchio, sulle rive del Serchio — lasciò la Toscana per cercare nuove sfide nel Regno Unito. Fin da bambino affascinato dal giornalismo, dalla comunicazione e dalla fisica, si laureò in fisica nucleare all’Università di Pisa, coltivando parallelamente la musica e la scrittura. Dopo un’importante esperienza al CERN, scelse di reinventarsi in UK: partì dalla ristorazione e, passo dopo passo, fondò ICBS, dando vita al primo magazine online dedicato agli italiani oltremanica, Italoeuropeo, oggi storico magazine molto seguito, e in ultimo un progetto pionieristico: LondonONE radio.
Nel 2014, dopo tre anni di ricerca e studio del mercato, nacque LondonONE Radio, divenuta oggi la radio italiana più ascoltata nel Regno Unito. Una realtà editoriale dinamica, pop e profondamente connessa al territorio, capace di informare quotidianamente la comunità italiana, collaborando con Ambasciata, Consolato e le principali istituzioni culturali. Un servizio pubblico contemporaneo, accessibile, sempre accanto agli ascoltatori, ventiquattro ore su ventiquattro.
Tra i progetti più apprezzati, amati, da tutta la comunità italiana e non solo, anche oltre manica, sono i radio-documentari “Passi Oltremanica”, che per primi, dal 2017 raccontano il viaggio storico delle migrazioni italiane verso il Regno Unito: storie di chi ha costruito ponti, portato talenti, radicato speranze. Una serie che ha consolidato ulteriormente il ruolo di LondonONE Radio come archivio vivo della memoria italiana in UK.
Durante la cerimonia, visibilmente commosso, Baglini ha dichiarato: “questo Cavalierato mi onora profondamente. Ringrazio il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Console Generale Domenico Bellantone per la nomina, e la comunità italiana di Londra che mi sostiene da sempre. È un riconoscimento che mi rende orgoglioso per i sacrifici fatti, ma che mi responsabilizza: da oggi devo fare ancora meglio per questa Stella, per rappresentare al meglio l’Italia. Dedico l’onorificenza ai miei genitori: senza i loro valori, senza il loro esempio, non avrei resistito così a lungo né costruito ciò che ho costruito. Grazie”.
Un impatto positivo per l’Italia e per gli italiani all’estero. Così, Oscar De Bona, presidente dell’UNAIE – Unione Nazionale Associazioni Immigrati ed Emigrati – ha commentato il nuovo decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale che permette ai discendenti di cittadini italiani di entrare e soggiornare in Italia per lavoro subordinato al di fuori delle quote previste dal decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286. Si tratta di un provvedimento atteso, che apre nuove possibilità di mobilità professionale per migliaia di cittadini italiani residenti all’estero.
De Bona ha quindi espresso il suo apprezzamento per l’iniziativa, sottolineandone il valore nel favorire il ritorno di competenze e risorse nel Paese. De Bona ha tuttavia ribadito l’importanza di includere anche i Paesi suggeriti dal CGIE, auspicando un ampliamento della misura da parte del Ministero.
I Paesi inclusi nel decreto sono Argentina, Brasile, Stati Uniti d’America, Australia, Canada, Venezuela e Uruguay. Non è stata invece accolta la proposta del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE) di estendere la misura anche a Sudafrica, Messico, Perù e Cile.
Secondo De Bona, il decreto potrà contrastare lo spopolamento e la carenza di personale in diversi settori. L’UNAIE si è quindi dichiarata pronta a mettere a disposizione la propria rete per supportare l’attuazione della misura e facilitare l’inserimento dei discendenti italiani nel mercato del lavoro.
13 proposte per il rientro in Italia dei talenti lombardi nel mondo. È quanto presentato nei giorni scorsi alla Consulta dei Lombardi nel Mondo dalla Console Generale dell’Uruguay a Milano, Veronica Crego Porley.
Le 13 proposte presentate dalla console uruguaiana, in qualità di Decana del Corpo Consolare, riguardano diversi aspetti:
La Mappatura delle competenze e profili professionali con una conseguente creazione di database regionale per individuare competenze chiave e promuovere il reinserimento nel mercato del lavoro lombardo.
Creazione di sportelli informativi e di orientamento, o una piattaforma digitale “Rientra in Lombardia”, per assistere nel rientro con pratiche burocratiche, inserimento lavorativo, alloggio, servizi sanitari e scolastici, e storie di successo.
Campagne di comunicazione mirate per la diffusione di campagne promozionali attraverso media italiani e locali nei paesi con forte presenza lombarda, evidenziando opportunità professionali e qualità di vita in Lombardia.
Programmi di rientro per studenti e ricercatori avvalendosi della collaborazione con università lombarde per borse di studio e assegni di ricerca destinati a giovani lombardi che vogliano proseguire o concludere il loro percorso formativo in patria.
Attivazione di programmi di mentorship intergenerazionale con una rete di mentor per accompagnare chi desidera rientrare, offrendo supporto professionale, relazionale e informativo.
Creazione di un network di ambasciatori del rientro con l’istituzione di una rete di lombardi già rientrati disposti a testimoniare e supportare nuovi percorsi di ritorno in Lombardia.
Riconoscimento delle esperienze internazionali attraverso la semplificazione delle procedure di riconoscimento delle qualifiche professionali ottenute all’estero e valorizzazione delle competenze acquisite.
Sostegno all’imprenditoria del rientro con incentivi per i lombardi all’estero che desiderano aprire un’impresa in Lombardia, con accesso a fondi, incubatori e consulenze.
Bonus alle imprese che assumono cittadini rientrati per aziende lombarde che assumono professionisti rientrati o che offrono tirocini qualificati.
Finanziamento di un bando annuale dal titolo “Talenti di ritorno”, con progetti imprenditoriali/sociali sviluppati da rientrati che portano competenze internazionali.
Borse di rientro per artisti e creativi lombardi, con residenze e progetti culturali destinati finalizzati alla valorizzazione del patrimonio culturale locale.
Creazione di un osservatorio permanente sulla mobilità lombarda con l’istituzione di un osservatorio regionale per raccogliere dati, esperienze e suggerimenti per politiche di rientro più efficaci. (focus\aise)