Italiani nel mondo e dove trovarli (3)

ROMA – focus/aise - Nell’anno dedicato alle radici italiane nel mondo, la Tiramisù World Cup - la competizione di cucina dedicata ai non-professionisti che si sfidano a preparare il loro miglior Tiramisù – dà il via all’edizione 2024 da Toronto, dove vivono oltre 600mila italiani.
Il primo appuntamento della “sfida più golosa dell’anno” è in programma il prossimo 15 giugno, in occasione del Festival “Taste of Little Italy” (in College Street, Toronto, dal 14 al 16 giugno), e decreterà il vincitore che staccherà il biglietto aereo gratuito e un posto ai tavoli del Gran Final della competizione, in programma a Treviso dal 10 al 13 ottobre.
L'evento si terrà presso la ITALEA Area, grazie alla collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
L’edizione di quest’anno della Tiramisù World Cup, infatti, sarà dedicata al Turismo delle Radici, il progetto promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale che invita gli italiani residenti all’estero e gli italodiscendenti a scoprire i luoghi e le tradizioni delle loro origini.
LE ISCRIZIONI
Per gli amanti del dolce italiano più famoso nel mondo che si trovano in Canada, le iscrizioni sono già aperte. Venti aspiranti “chef”, rigorosamente non-professionisti del settore, gareggeranno proponendo una propria versione del celebre dolce al cucchiaio con i sei ingredienti della ricetta originale: uova, zucchero, mascarpone, savoiardi, caffè e cacao. Il vincitore della Selezione accederà di diritto alla Finale che si terrà a Treviso.
“Per noi ha davvero un grande valore partire proprio da Toronto, la città del Canada dove maggiore è la rappresentanza di Italiani di prima, seconda e terza generazione”, ha commentato Francesco Redi, organizzatore della rassegna. “Un ringraziamento a chi sostiene questa iniziativa, a cominciare dal progetto del MAECI Italea che è al nostro fianco in questa avventura che si accompagna alla riscoperta delle radici dei nostri connazionali nel mondo e per i quali abbiamo altre novità in serbo. Tante iniziative volte a valorizzare il Tiramisù, un dessert che tutti gli Italiani nel mondo associano all’amore per il Belpaese”.
Secondo Giovanni Maria De Vita, responsabile per il Turismo delle Radici presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, “la Tiramisù World Cup è un’occasione speciale per ricordare le nostre radici e tradizioni culinarie. Che sia con un piatto della nostra infanzia o un'antica ricetta di famiglia, la cucina è il filo rosso che ci lega al passato e alle nostre origini. Anche la storia del Tiramisù è una storia di tradizioni familiari che ha avuto un successo senza confine. Siamo felici – conclude De Vita – che l’edizione di quest’anno della Tiramisù World Cup sia dedicata al Turismo delle Radici e siamo lieti della loro adesione alla campagna di eventi che organizziamo all'estero, a partire da Toronto, per la promozione di Italea presso le nostre comunità all'estero. Siamo convinti che alla competizione in programma il 15 giugno a Toronto parteciperanno molti italodiscendenti”.
L’inaugurazione del nuovo Consolato Generale d’Italia, lunedì a Bruxelles, è stata “un esercizio di responsabilità e di pragmatismo da parte del Ministro Tajani, che ha dato seguito, in questo modo, agli auspici di potenziamento della rappresentanza diplomatico-consolare in un’area ove gli impegni, gli interessi ed il coinvolgimento del nostro Paese sono molteplici e significativi”. È quanto si legge in una nota della Confsal Unsa Esteri.
“Come sottolineato dal Ministro degli Esteri, - prosegue la nota – il rafforzamento della presenza italiana è strettamente correlato anche al ruolo del nostro Paese come fondatore della UE, ma appare opportuno evidenziare che la medesima rappresentanza serve un bacino di utenza di circa 120.000 connazionali rispetto ai 300mila residenti in Belgio, che si configura come una delle comunità più ampie a storicamente radicate in Europa, composta da profili sia di vecchia che di recente emigrazione, che deve essere dunque destinataria di servizi, iniziative e supporti adeguati ed efficienti. L’esercizio di potenziamento messo in atto dal Ministro Tajani, quale obiettivo prioritario fin dalle prime battute del suo mandato, - sottolinea il sindacato – si configura come l’attuazione di un auspicio sempre rinnovato dalla Confsal Unsa sin dall’immediata razionalizzazione della rete consolare attuata a decorrere dal 2008, in ragione della famigerata spending review: l’analisi dei fabbisogni della comunità, unita agli impegni in sede internazionale del nostro Paese e alle sfide geopolitiche, economiche e commerciali a livello globale, regionale e macroregionale, impongono una revisione dell’attuale geografia delle rappresentanze, oltre che un upgrade di quelle ove la domanda di servizi e di impegni è cresciuta in maniera esponenziale nell’ultimo decennio”.
“Il potenziamento della presenza italiana nel mondo – rimarca il sindacato – passa anche attraverso il ripristino di talune sedi consolari violentemente depennate dall’irrazionale mano della spending review, di cui attualmente stiamo ancora tamponando le ferite. Le vittime di quella scellerata azione di chiusura e ridimensionamento sono state i nostri connazionali ed i lavoratori delle sedi, sia quelli di ruolo che a contratto, costretti a sopperire alle chiusure gestendo una mole di lavoro che negli anni è cresciuta in maniera esponenziale. Consideriamo la recente apertura del Consolato Generale di Bruxelles come ad una best practice del MAECI a cui guardare con fiducia e speranza, nell’auspicio – conclude la nota – che questa direzione politica possa valutare nuove aperture e nuovi upgrade delle configurazioni diplomatico-consolari, nel prioritario ed inderogabile interesse della piena valorizzazione del Sistema Paese all’estero”.
Si è tenuta il 25 maggio scorso, nell’ambito del 43° Premio Andersen – il maggior riconoscimento italiano ai libri per ragazzi e ai loro autori e editori –, la proclamazione delle classi vincitrici del progetto “Ambarabà Ricicloclò” 2023/24.
Il concorso, promosso dal Consorzio Nazionale per il riciclo dell’acciaio RICREA e dalla rivista Andersen, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ha l’obiettivo di sensibilizzare i più giovani ai temi del recupero e riciclo delle risorse, stimolando, allo stesso tempo, la riflessione metalinguistica e l’uso creativo della lingua italiana.
Il progetto, che in questa edizione ha invitato i partecipanti a creare indovinelli sul tema del riciclo degli imballaggi in acciaio, grazie al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale è esteso alle scuole e alle sezioni primarie italiane all’estero e quest’anno ha coinvolto in via sperimentale anche due enti gestori di iniziative per la lingua e la cultura italiana.
Nel corso della cerimonia è intervenuto attraverso un videomessaggio il capo dell’Ufficio V della Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale, Filippo Romano. “Il progetto Ambarabà Ricicloclò ha il merito di unire due argomenti di stretta attualità e di estremo interesse per i nostri giovani studenti all’estero: l’attenzione alla sostenibilità ambientale e lo studio della lingua italiana”, ha detto Romano. “Nell’ambito di questa iniziativa la riflessione sul riciclo e l’uso consapevole delle risorse è infatti portata avanti attraverso il gioco linguistico e la sperimentazione espressiva, consentendo l’apertura a metodologie didattiche innovative e a originali strumenti di promozione della lingua italiana, attività al centro degli obiettivi della Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale”.
Per l’anno scolastico 2023/24 hanno aderito al progetto 16 classi di 8 istituzioni scolastiche italiane all’estero per un totale di 289 alunni: 3 scuole italiane paritarie, ovvero la Scuola Italiana “Castelfranco” di Cordoba, La Scuola Italiana di Gedda e la Scuola d’Italia “Guglielmo Marconi” di New York; 3 sezioni italiane in scuole straniere e internazionali, cioè la Grundschule am Kohlenbach di Friburgo, la BE – SHAPE International School della NATO a Mons, in Belgio, e la ITA OKULLARI di Istanbul; e 2 corsi curriculari di lingua e cultura italiana organizzati da enti gestori, quello della Scuola Italiana a Londra e quello dell’Ente Gestore PLIC – Promozione Lingua Italiana e Cultura di Metz, presso la Scuola elementare “Boudonville” di Nancy (Francia).
La Giuria ha selezionato come vincitori la SIAL School di Londra (1° classificato), la Scuola d’Italia “Guglielmo Marconi” di New York (2° classificato) e il corso dell’Ente gestore PLIC di Metz presso la Scuola elementare “Boudonville” di Nancy (3° classificato); una menzione speciale è stata attribuita alla Scuola Italiana Paritaria “Castelfranco” di Cordoba. Le classi vincitrici riceveranno un buono d’acquisto assegnato dal Consorzio RICREA. Gli indovinelli vincitori sono stati inoltre corredati da illustrazioni realizzate ad hoc dall’illustratore Enrico Macchiavello. (focus\ aise)