Italiani nel mondo e dove trovarli (3)

ROMA – focus/ aise – Sta per arrivare in libreria “Abruzzo, i campioni siamo noi”, il nuovo volume pubblicato da Masciulli Edizioni e firmato da Generoso D’Agnese, Geremia Mancini e Duilio Rabottini.
Il libro raccoglie le storie di sportivi di origine abruzzese nati all’estero, insieme a quelle di atleti abruzzesi che hanno vissuto importanti esperienze internazionali. Un mosaico di racconti che celebra lo sport come linguaggio universale e mette in luce l’orgoglio e la tenacia di una terra capace di esprimere talenti ben oltre i propri confini.
“Con questo volume abbiamo voluto rendere omaggio a chi, attraverso lo sport, ha portato l’Abruzzo nel mondo”, spiegano gli autori. “Sono storie di sacrificio, vittorie e identità che meritavano di essere raccontate e tramandate. Si va dai grandi nomi come Rocky Marciano, Juan Manuel Fangio, Tommy Lasorda e Bruno Sammartino - proseguono - ad una serie di micro biografie di atleti più o meno conosciuti o addirittura semi sconosciuti ma che hanno un fascino unico”.
“Investire sui libri oggi è diventata una vera sfida e bisogna selezionare tanto”, riflette l'editore Alessio Masciulli “ma questo libro profuma di bellezza e storia fin dalle prime pagine e viaggiare attraverso queste biografie è come aprire ogni volta uno scrigno e trovare sempre la gemma più bella. Un po' come accade quando si viaggia per il nostro Abruzzo, in ogni dove c'è un tesoro da scoprire”.
L’opera sarà presentata nelle prossime settimane ed è rivolta anche alle numerose comunità degli abruzzesi nel mondo.
Giornata storica quella del 30 settembre per la comunità di Trecchina, piccolo borgo in provincia di Potenza incastonato tra le montagne. A distanza di 62 anni è stato infatti rinnovato il gemellaggio con la città brasiliana di Jequié (città dello Stato brasiliano di Bahia), al cui sviluppo socioeconomico contribuì in maniera determinante l’emigrazione che partì dalla città lucana alla volta della città brasiliana. Il gemellaggio è infatti il riconoscimento di una storia condivisa che affonda le radici nella fine dell’Ottocento.
La cerimonia, che ha avuto luogo nella Sala polifunzionale nell’edificio delle scuole Medie, ha visto la presenza di istituzioni delle due città e delle due Camere dei Deputati, quella italiana, con Fabio Porta, deputato del Pd eletto in Sudamerica, e quella Brasiliana.
Il gemellaggio nasce, o meglio, si rinnova (il primo fu nel 1963) con l’obiettivo di promuovere scambi culturali, sociali ed economici, valorizzando le radici comuni delle due città e creando nuove opportunità di collaborazione e crescita reciproca. Il tutto con l’idea di mantenere vivo oppure addirittura rinforzare un legame e un ponte che racconta della migrazione italiana.
La delegazione brasiliana in questi giorni ha visitato Trecchina ed il suo territorio, partecipando ai festeggiamenti del Santo Patrono, San Michele Arcangelo, e sfilando nella processione devozionale per le vie della cittadina.
Tra loro c’erano Zenildo Brandão Santana (Zé Cocá), Flávio Santana e Domingos Ailton, rispettivamente prefeito (sindaco), vicesindaco e assessore alla cultura di Jequié; Leur Lomanto Júnior, deputato federale al parlamento di Brasília; Hassan Iossef, deputato al parlamento dello Stato di Bahia.
Ad accoglierli è stato il Sindaco di Trecchina, Fabio Marcante, che ha guidato l’evento accompagnato dal presidente del Centro Studi Internazionali “Lucani nel Mondo”, Luigi Scaglione. Marcello Pittella, presidente del Consiglio regionale di Basilicata, nonché presidente della commissione regionale per i lucani nel mondo, ha invece partecipato con un videomessaggio di saluto.
“Lo teorizzavamo da tempo e continuiamo a farlo – ha spiegato Scaglione -: i gemellaggi sono la nuova frontiera da superare per mantenere vivo il legame con le nostre comunità. Oggi che il livello istituzionale regionale sembra aver dimenticato l’appartenenza delle nostre realtà di lucani nel mondo, oggi che il Parlamento italiano ha spezzato il filo del riconoscimento della cittadinanza italiana, ecco che le amministrazioni comunali fanno il passo giusto per tessere una nuova tela di relazioni e di opportunità”.
Scaglione ha quindi ringraziato il sindaco Marcante che “ha compreso appieno” il valore dei corregionali all’estero sottoscrivendo questo patto.
Grande successo alla Casa Italiana Zerilli-Marimò per la “Notte Airi dei ricercatori”, l’evento speciale promosso dal chapter di New York dell’Associazione Italiana per la Ricerca Industriale, con il patrocinio delle principali istituzioni italiane a New York.
La serata ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali, ricercatori e accademici, tutti uniti da un tema centrale: il valore della ricerca italiana nel mondo.
Tra i momenti più significativi, il saluto di Stefano Albertini, direttore della Casa Italiana, che ha sottolineato come la cultura sia un ponte tra scienza e società.
Sono poi intervenuti il console generale Fabrizio Di Michele, il direttore dell’Istituto Italiano di Cultura Claudio Pagliara, Andrea Speronello della Rappresentanza Permanente all’ONU e la consigliera del Comites NY Barbara Marciandi.
Quest’ultima ha presentato il Programma Mentorship, invitando gli ospiti a partecipare a questa iniziativa che favorisce l’incontro tra professionisti e nuove generazioni, e ha colto l’occasione per presentare la program director Francesca Carelli, alla guida del progetto.
Emozionante anche l’intervento di Elena Aprile della Columbia University, che ha raccontato la sua passione per la ricerca pura.
A seguire, contributi preziosi da Cristina Aibino (AICF), Andrea Alù (ISSNAF), Sergio Dompé (Fondazione Dompé) e Andrea Bairati (AIRI).
La serata è stata non solo un’occasione di riflessione, ma anche un momento di networking tra istituzioni, università e imprese.(focus\aise)