Italiani nel mondo e dove trovarli (3)

ROMA – focus/ aise – Un dialogo diretto e un rapporto saldo tra le due sponde dell’Atlantico, dal Friuli Venezia Giulia al Canada. Questo è quanto l’EFASCE – Pordenonesi nel Mondo ha voluto riaffermare nel corso di una missione in Canada conclusasi nelle scorse ore. “Molto positivi” gli incontri avuti a Toronto della delegazione guidata dal presidente, Angioletto Tubaro, e dalla vicepresidente, Luisa Forte, accompagnati dal vescovo della Diocesi di Concordia – Pordenone, Giuseppe Pellegrini.
La trasferta ha vissuto anche un proficuo momento di lavoro con il coordinamento dell’EFASCE Canada presieduto da quest’anno da Roberto Gregoris. Presenti anche gli altri rappresentanti dei corregionali.
La riunione ha toccato diversi punti sulla presenza dei corregionali in questo Paese - che storicamente ha accolto numerosi emigranti dal Friuli tanto che la stessa Toronto è definita la più grande cittadina friulana fuori dalla regione - con uno sguardo al futuro. Le scelte prese al termine dei lavori prevedono una revisione organizzativa e territoriale dei Segretariati (organizzazione territoriale di EFASCE nel mondo) con particolare attenzione alle aree di presenza dei corregionali in Canada. Inoltre, trasmissione alle nuove generazioni dell'identità e della cultura italiana e friulana, fruendo di strumenti, strategie e linguaggi idonei alle nuove generazioni. Per questo punto andranno anche potenziati i corsi di lingua e conversazione italiana oltre che di cultura friulana già attivi in modalità online. Infine, collaborazione ed unità di intenti con la Famee Furlane canadese dell’Ente Friuli nel Mondo nel raggiungimento di obiettivi condivisi.
“Punti programmatici - ha commentato il presidente Tubaro - condivisi con Gregoris e gli altri rappresentanti dei corregionali canadesi. Dialogando con loro abbiamo percepito quanto sia stretto il loro legame con la terra d’origine e puntiamo a mantenere questo rapporto speciale vivo anche per le giovani generazioni. In questi giorni in terra canadese siamo stati accolti con grande calore, rendendo evidente come quella di EFASCE Pordenonesi nel mondo sia nei fatti un'unica grande famiglia. Grazie a Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e Fondazione Friuli che con il loro sostegno rendono possibili queste missioni in cui possiamo incontrare i corregionali nelle loro realtà”.
La missione ha vissuto anche altri momenti intensi e significativi. Tra questi, la grande serata comunitaria a Toronto, ospiti della sala della Famee Furlane dal titolo “Where roots and friendship meet”. “Una serata magnifica - ha dichiarato la vicepresidente Forte - in cui abbiamo rivisto famiglie e giovani che abbiamo avuto come ospiti negli anni scorsi nei soggiorni estivi sostenuti dalla Regione in Friuli Venezia Giulia. C’è stata una atmosfera molto calorosa”.
Nell’occasione il presidente EFASCE Tubaro ha raccomandato di sostenere il nuovo presidente di Efasce Canada, Roberto Gregoris, coadiuvato nell’incarico dalla moglie Fiorina. Presente Gino Vatri, che insieme alla moglie e altri collaboratori negli anni ha accompagnato numerosi gruppi di giovani a Pordenone e accolto giovani dalla regione nei progetti delle scuole con Efasce Toronto. Ancora molto attiva pure Loretta Daneluzzi Cal, che ha accompagnato e sostenuto per anni i soggiorni giovani e famiglie e guidato Efasce Canada fino al passaggio di consegne con Gregoris. È stato ricordato pure don Vitaliano Papais, scomparso lo scorso giugno all’età di 85 anni, parroco dal settembre 1979 della St Patrick’s Church a Brampton (cittadina alle porte di Toronto) dove si era sempre preso cura degli emigranti friulani, dato che aveva anche ricoperto l’incarico di assistente spirituale dell’EFASCE stesso.
Da ricordare, poi, come a Toronto l'EFASCE sia stato fondato nel 1985 proprio da don Papais, che riunì i presidenti dei vari club dei paesi friulani — come Ramuscello, Azzano Decimo, Cordenons, Pasiano, San Vito, Valvasone, Zoppola, Villotta, San Quirino, Fiume Veneto, Bannia, Cordovado e Castellan — sotto un'unica organizzazione.
Con l’occasione la delegazione ha fatto tappa anche a Toronto dal cardinale arcivescovo metropolita Francis Leo. Ad accogliere la delegazione pordenonese, oltre a Gregoris, pure don Gianlucio Borean, originario di Pescincanna.
“Un’occasione per ribadire che la bellezza non è fine a sé stessa, ma può e deve diventare veicolo di valori etici e sociali. L’arte e la musica, insieme alla responsabilità d’impresa, possono contribuire a costruire una società più giusta, fondata sul rispetto reciproco e sull’ascolto”. Così, l’editore Paolo Del Panta ha descritto la quinta edizione del “Gala Italia”, progetto di comunicazione culturale che ha ideato in occasione del 25 Novembre, Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. Un’iniziativa che si svolgerà presso la Herkulessaal di Monaco di Baviera e che coniuga arte, musica, cultura e impegno sociale in un’unica narrazione dedicata alla forza delle donne e al valore universale del rispetto.
Attraverso la potenza del linguaggio artistico, vuole sensibilizzare l’opinione pubblica e il mondo delle imprese sull’urgenza di contrastare la violenza di genere, trasformando la cultura in strumento di consapevolezza e cambiamento.
L’evento del 25 novembre è stato anticipato da un importante momento istituzionale svolto martedì scorso, 11 novembre, alla Camera dei Deputati di Roma, con la conferenza “Da Roma a Monaco di Baviera: voci e azioni contro la violenza sulle donne”, promossa dall’On. Luciano Ciocchetti, Vicepresidente della Commissione Salute e Affari Sociali della Camera, e organizzata da All About Italy.
Il Gala Italia 2025 offrirà un’esperienza culturale e simbolica di grande impatto. Le boutiques di Maximilianstraße ospiteranno infatti la mostra fotografica “Voce alle Voci”, curata dalla Fondazione 3M di Milano e dal critico Roberto Mutti, un percorso visivo dedicato alle storie e ai volti della resilienza femminile. Parallelamente, saranno esposte e messe in vendita le T-shirt solidali disegnate dalla stilista Arianna Alessandrini, con il trenta per cento del ricavato devoluto al progetto educativo “Legal Love” dell’associazione Road to Green 2020 per il progetto “Road to Pink” “Legal Love”, impegnata nella promozione di programmi scolastici sul rispetto e sulla non violenza.
La serata culminerà con il concerto “Nessuna voce esclusa”, diretto dalla Maestra Annunziata De Paola, che proporrà un repertorio dedicato ai grandi maestri italiani e renderà omaggio alla compositrice Giulia Recli, figura di talento e determinazione rimasta a lungo dimenticata. Verrà infatti eseguita, a cento anni dalla prima pubblicazione, la sua partitura del 1925, in un’interpretazione che ne restituirà finalmente la voce e il valore artistico.
Con la quinta edizione del Gala Italia nasce anche la “All About Italy Chamber Orchestra”, un progetto culturale volto a diffondere nel mondo la tradizione musicale italiana, sostenendo la parità di genere e valorizzando la presenza femminile nella direzione e nella composizione orchestrale. (focus\aise)