Italiani nel mondo e dove trovarli (3)

ROMA – focus/ aise – La Consulta degli emialiano-romagnoli nel mondo ha presentato nelle scorse ore il documentario di Alessandro Trebbi "Codazzi e Guicciardi: due emiliano-romagnoli in volo sulle Americhe", realizzato all'interno dell'omonimo progetto coordinato dal Città di Maranello, con il contributo della Consulta ER, che racconta la storia di due emiliano-romagnoli diventati "eroi nazionali" tra Colombia e Venezuela.
Il video-documentario, della durata di 37 minuti, è già disponibile sulla pagina YouTube della Consulta.
Codazzi è passato alla storia poiché le prime mappe di Venezuela, Colombia ed Ecuador sono state disegnate da lui, tanto che l’Istituto Geografico statale colombiano si chiama oggi “Istituto Codazzi”.
Guicciardi è stato un aviatore, ritenuto un eroe in Colombia per aver compiuto il primo volo postale internazionale partendo dall’Ecuador.
Il documentario sulle loro vite si propone quindi di ripercorrerne le tracce tra Lugo, Modena e la Colombia, con ricerche anche in Venezuela e Brasile, attraverso testimonianze e interviste video, documenti fotografici, filmati dei luoghi in cui sono ricordati o sepolti.
Si chiama "Lis Mans Verdis", il progetto di ricerca di Roberta Masetti patrocinato anche dall'Ente Friuli nel Mondo con l'obiettivo di far conoscere i modi di vivere e le tradizioni del passato, le curiosità e i racconti del territorio ai friulani sparsi per il mondo e alle nuove generazioni.
Masetti, qualche tempo fa, ha anche visitato il presidente dell'Ente, Franco Iacop, per condividere il progetto e parlare delle sue novità.
Il legame stretto con la natura e la vita nei campi è tipico di tutte le società agricole, e il Friuli non fa eccezione. Di quest vuole parlare un progetto di ricerca che al momento prevede una serie di video a tema con interventi vocali in lingua friulana, sottotitolati in friulano, italiano, spagnolo e inglese.
La grafica è curata da Noemi Salva e con le voci di Roberta Masetti, Eduardo Baschera e gli alunni e docenti dei corsi friulano del gruppo Furlans di fûr-Furlans di cûr.
I video sono già visibili sul canale Youtube "Lis mans verdis".
Si è concluso in questi giorni il progetto “Italiano in che senso?”, che ha coinvolto le tre classi della secondaria di I grado della Scuola Italiana di Atene, in Grecia. Il progetto è stato finanziato da ADASIM, all’interno dell’avviso “Gente di scuola”.
Al progetto, coordinato da Alessandro Turcato, hanno collaborato numerosi docenti dell'istituto italiano: le professoresse Luana Castellani, Immacolata Esposito, Arianna Cavigioli e Anna Arena.
Numerose le azioni previste per il progetto: attività di ricerca di insegne e nomi di aziende in italiano in tutta Atene, interviste e videointerviste a baristi e ristoratori che hanno dato un nome italiano alle loro attività, rielaborazioni artistiche di quanto fotografato e iniziative di ambito musicale.
“Il progetto è stato molto apprezzato dagli studenti - ha osservato il coordinatore Turcato -. Si è trattato di un’occasione per esplorare la presenza della lingua italiana nel tessuto urbano. Sia per gli studenti che per noi adulti è stato un modo per avere più consapevolezza di quanto l’italiano sia presente in città: insegne, nomi di bar e ristoranti, negozi di abbigliamento…”.
"I ragazzi hanno anche giocato con le parole delle insegne, riflettendo sul loro valore semiotico, e sul cambiamento di significato in base al contesto", ha aggiunto la professoressa Cavigioli, con cui gli studenti hanno realizzato collage bizzarri e poesie basate sul nonsense.
“Italiano in che senso?” ha previsto anche un interessantissimo viaggio di istruzione a Barcellona con la terza media, il cui costo è stato ridotto in maniera significativa grazie al finanziamento di ADASIM.
Dal 1° al 5 novembre gli studenti della terza hanno portato il loro entusiasmo, la loro curiosità e la loro capacità di fare gruppo nella città catalana. Per molti di loro si trattava del primo soggiorno all’estero lontano dalle famiglie; l’esperienza si è rivelata un’opportunità per mettersi alla prova e per sentirsi autonomi, ma anche un’occasione per fare rete, condividere momenti indimenticabili e rafforzare i legami. (focus\aise)