Italiani nel mondo e dove trovarli

ROMA – focus/ aise – È stato presentato ieri, 21 gennaio, a Lione il film documentario “Da immigrati a cittadini d’Europa”. L’incontro è stato organizzato da Radio Fuori Campo in collaborazione con il Comites di Lione, la Maison des italiens e la Società Dante Alighieri di Lione.
"Da immigrati a cittadini d’Europa" è un documentario realizzato da Claudio Rocco, per anni giornalista di Euronews, oggi direttore di Radio Fuori Campo, e raccoglie le preziose testimonianze di chi, nonostante le immense difficoltà dell’epoca, è riuscito a valicare quel confine, talvolta a piedi, attraversando sentieri avversi. Storie della metà del secolo scorso ma non solo. Si conosceranno anche il punto di vista di Gloria, quello di Gabriele e quello di Alberto, che hanno lasciato l’Italia per motivi di studio e lavoro nell’ultimo decennio.
Antonietta e Anna Gabrielli, due sorelle protagoniste del documentario, attraversarono la frontiera a piedi. “Eravamo stanche, senza bere né mangiare per giorni, perdemmo 9 kg per questa traversata a soli 11 e 13 anni”.
Giuseppina Milazzo, invece, arrivò in Francia nel 1950 a soli 16 anni con il marito. Lei, fondatrice del circolo femminile italiano di Firminy, capì che le donne all’epoca erano spesso sole, poco integrate con la cultura e la vita francese. Creò un’associazione tutta al femminile, luogo di incontro per quelle italiane che altrimenti non avrebbero avuto molte possibilità di condivisione. “Gli uomini uscivano per lavorare, le donne restavano a casa e conoscevano solo l’ospedale, il municipio ed il mercato”. Giuseppina voleva far conoscere il paese (Francia) alle nuove arrivate. “Avevamo bisogno di uno spazio tutto nostro”.
Alberto D’Onofrio, cervello (o meglio neurone come preferisce definirsi) in fuga, ha lasciato l’Italia qualche anno fa, dove lavorava, per prospettive di lavoro migliori nell'ambito francese. Racconta delle difficoltà moderne da lui riscontrate con la “paperasse francese” e con l’istaurare amicizie e rapporti solidi oltralpe.
Gabriele Leoncini, giovanissimo intervistato, arrivato a Lione con una borsa di studio per un dottorato, è stato spinto non solo da motivazioni lavorative ma anche dalla voglia di “espandere i propri orizzonti” La sua vera integrazione è avvenuta, dopo un inizio difficile, quando ha imparato la lingua francese ed iniziato a visitare le bellezze del paese.
Enrico Rea, invece, è emigrato negli anni Cinquanta dalla Ciociaria. Tanti i concittadini ciociari venuti a Lione all’epoca e presenti ancora oggi nella nostra circoscrizione. In Ciociaria non c’era lavoro e la decisione di partire per la Francia gli sembro la più logica. Cercavano operai qualificati e ciò gli permise di partire. Oggi in pensione, Enrico ha alle spalle una vita da operaio in fabbrica. Fu eletto come rappresentante sindacale e apprezzato da subito da tanti colleghi.
Gloria Bandello, presidentessa dell’associazione AITA-Amici italiani, arrivata a Lione più di 10 anni fa per un percorso formativo, racconta dell’esigenza di unire famiglie italiane per trasmettere correttamente la lingua italiana ai nostri figli e mantenere saldo il legame con il paese d’origine. Sempre ieri, si è tenuto un incontro organizzato da Bocconcini di Cultura con genitori italiani per scambiare informazioni sul passaggio dalla scuola primaria a quella secondaria. L'incontro ha visto la partecipazione di Ilaria Bucchioni, autrice della guida del Comites di Berlino sul Sistema scolastico della capitale tedesca, e di Paola Serra, insegnante dei Corsi di lingua e cultura.
Sono aperte le iscrizioni al “The NIAF/Aurelio De Laurentiis Film Prizes”, il programma annuale lanciato lo scorso anno dalla National Italian American Foundation con Aurelio De Laurentiis che prevede sovvenzioni per la produzione cinematografica a sostegno di aspiranti registi che desiderano raccontare storie sugli italiani e sugli italoamericani.
Ogni anno, attraverso il programma, cinque registi riceveranno un sussidio di 10.000 dollari ciascuno, per la creazione di progetti cinematografici: sono ammessi tutti i formati documentario, narrativo e saggistico.
I cinque vincitori saranno premiati durante il 50° gala della Niaf in programma a Washington in ottobre. Il vincitore assoluto sarà annunciato durante il Gala e riceverà altri 10mila dollari cui si aggiungerà la mentorship di Aurelio De Laurentiis e del suo team.
Ci si può candidare entro il 1° marzo 2024. Tutte le informazioni utili e il modulo per le domande sono disponibili qui. (focus\ aise)