Italiani nel mondo e dove trovarli

Roma – focus/ aise - Si terrà dal 5 all’8 aprile prossimi la prima Settimana Abruzzese a Mar del Plata. Ad annunciarlo è il Centro Abruzzese Marplatense che organizzerà l’evento, con il sostegno del Consiglio degli Abruzzesi nel Mondo e il patrocinio del Consolato d'Italia, oltre che di varie istituzioni locali e nazionali.
“Preparatevi a immergervi in un'esperienza culturale unica”, si legge sui profili sociale del Centro abruzzese. “Tra gli eventi di rilievo, avremo il gemellaggio tra il Comune di Tornareccio e il Comune di General Pueyrredón”.
A breve sarà diffuso il programma ufficiale della manifestazione.
Compie 10 anni l’associazione Italia Altrove a Düsseldorf che festeggerà questo importante traguardo il prossimo 26 Aprile, dalle 19:00 alle 23:00, al Palais Wittgenstein (Bilker Str. 7-9, Düsseldorf, 40213).
Aprirà la serata un momento particolarmente significativo: una lettura con accompagnamento musicale di alcuni brani tratti dal romanzo “Vivere altrove” di Marisa Fenoglio (ultima edizione Rubbettino, 2019), interpretata dalla voce di Elena Zegna, attrice teatrale e amica di Marisa, accompagnata da Ubaldo Rosso al flauto traverso e Andrea Vigna-Taglianti al pianoforte.
A un decennio dalla fondazione, l’evento del 26 aprile, sottolinea l’associazione, vuole essere “un omaggio a Marisa Fenoglio, madrina onoraria di Italia Altrove, purtroppo scomparsa nel novembre del 2021: donna tenace, gentile e colta nonché scrittrice dallo stile elegante, ironico, realista e profondo, che con il suo romanzo ha ispirato il nome dell’associazione”.
Seguirà un momento conviviale, tanta bella musica e, ovviamente, una torta di compleanno.
Alla realizzazione dell’evento hanno contribuito GI Group, come sponsor principale, il Consolato Generale di Colonia, la Stadtsparkasse Düsseldorf e Marcegaglia. L’evento è patrocinato dalla VDIG, (Vereinigung Deutsch-Italienischer Gesellschaften). I diritti di “Vivere altrove” sono gentilmente concessi dalla casa editrice Rubbettino Editore.
Per partecipare all’incontro – a ingresso gratuito – è necessario prenotarsi qui.
Da venerdì 21 a domenica 23 giugno verrà celebrato il cinquantesimo anniversario del monumento "ai Piemontesi nel Mondo" di San Pietro Val Lemina. L'opera venne realizzata dall'artista e scultore Gioachino Chiesa, di fama internazionale, mancato nel luglio 2023 a Bra, all’età di 86 anni. Il monumento raffigura tre figure umane: due uomini e una madre che regge in braccio il suo bambino.
I loro volti sono segnati dalla fatica e dalla dignità che solo il lavoro può conferire. Uno degli uomini scava la terra con un badile, mentre l’altro lavora la pietra con martello e piccone. La madre sta in piedi tra loro, simbolo di forza e resilienza. Queste tre figure sono collocate su una base che richiama la geografia del mondo. Il blocco di cemento su cui poggiano simboleggia la prua di una nave, evocando il viaggio e la speranza di una vita migliore.
Il monumento ci ricorda che l’emigrazione, sebbene talvolta possa portare ricchezza, è sempre accompagnata da lavoro duro, sofferenza e privazioni.
Ad organizzare le manifestazioni per il cinquantesimo anniversario dell'inaugurazione, che avvenne il 13 luglio 1974, è l'Associazione Piemontesi nel Mondo, guidata dal presidente Michele Colombino, con il patrocinio del Comune di San Pietro Val Lemina ed il sostegno della Regione Piemonte. I dettagli del programma sono in via definizione, ma l'impalcatura esiste già: venerdì 21 giugno vi sarà una serata dedicata al cinema dell'emigrazione. Sabato 22 giugno, in mattinata, un convegno internazionale a Torino e, nel pomeriggio, il trasferimento a San Pietro Val Lemina ed a Frossasco, cui seguiranno una “merenda sinoira” e, in serata, un concerto bandistico. Domenica 23 giugno il clou della festa, con in mattinata l'apposizione di una targa ricordo del cinquantesimo al monumento ed un convegno con i Comuni piemontesi gemellati in ogni parte del mondo dove vi sia la presenza organizzata di piemontesi e dei loro discendenti.
Seguiranno il pranzo e, nel pomeriggio, un concerto di musica popolare.
“Il monumento è dedicato alla fiumana immensa di corregionali che lasciarono nel corso di vari decenni il nostro Piemonte per emigrare, quasi sempre con dolore, sofferenza e rimpianto: moltissimi se ne andarono come esuli della miseria, ricchi però di un patrimonio di tradizione e valori che hanno caratterizzato la loro nuova realtà di pellegrini, costruttori di un mondo dai nuovi confini”, spiega il presidente Colombino. “Si svolgeranno incontri con figli e nipoti di emigrati provenienti da vari Paesi e tra Comuni gemellati in varie parti del mondo, con scambio di esperienze. Si terranno incontri istituzionali, approfondimenti culturali, con proposte per interscambi, collaborazioni e progetti di “turismo delle radici”, per la migliore accoglienza di coloro che vorranno assaporare il gusto e il profumo delle origini. Non potranno mancare alcuni momenti musicali per riproporre sentimenti, sensazioni, nostalgie in musica, vecchi canti delle nostre tradizioni coronati dall’inno ufficiale dei Piemontesi nel mondo: “Noi soma piemontèis””.
Sul sito web dell’associazione, www.piemontesinelmondo.org si sta realizzando un portale multimediale, uno spazio digitale in cui le associazioni, gli enti, i Comuni e tutti gli interessati potranno partecipare virtualmente all’evento, inviando documenti, saluti, foto, video, audio, da condividere con tutti i partecipanti e presentare le varie realtà a tutto il mondo (per informazioni si può scrivere alla vice presidente Luciana Genero, alla seguente mail: colombino@piemontesinelmondo.org).
Conclude il presidente Colombino: “trasmetteremo alle nuove generazioni il senso di appartenenza, unione e fraternità indipendente dalle distanze geografiche, confermando i valori risalenti alle origini del fenomeno migratorio, tuttora insiti nel nostro orgoglio “piemontese” aperto al mondo, all’umanità, messaggeri di concordia sull’esempio dei nostri emigrati, come scrisse il nostro grande poeta piemontese Nino Costa nella poesia “Rassa nostran-a - Ai Piemontèis ch’a travaja fòra d’Italia”:
“Tut ël Piemont ch’a va a cerchesse ‘l pan, tut ël Piemont con sua
parlada fiera, che ‘nt le bataje dël travaj uman a ten auta la front… e la bandiera” (“Tutto il Piemonte che va a cercarsi il pane, tutto il Piemonte con la sua parlata fiera, che nelle battaglie del lavoro umano tiene alta la fronte e... la bandiera”)”. (focus\ aise)