Italiani nel mondo e dove trovarli

ROMA – focus/ aise – Si terrà il prossimo sabato 27 dicembre il nuovo laboratorio artistico e creativo organizzato dal MEI - Museo Nazionale dell'Emigrazione Italiana, dal titolo “Volti che raccontano”.
Il laboratorio artistico e creativo è dedicato ai volti e alle storie degli italiani emigrati in tutto il mondo e si terrà dalle ore 15.00 alle 17.00.
“Un pomeriggio per osservare, reinterpretare e dare forma, attraverso il linguaggio dell’arte, alle emozioni e ai percorsi che caratterizzano l’esperienza migratoria”, spiega il Mei. “Un momento aperto a tutti, pensato per favorire uno sguardo più empatico e partecipe verso le biografie raccontate all’interno del Museo”.
"La nomina di Dario Bond rappresenta un segnale di attenzione importante verso i territori montani e verso il Bellunese, che conosce profondamente per storia personale e percorso amministrativo". Così, il Presidente dell'Associazione Bellunesi nel Mondo, Oscar De Bona, ha accolto la notizia della nomina di Dario Bond come assessore della Regione Veneto con deleghe all’Agricoltura, alle politiche venatorie e alle aree alte.
"Le deleghe che gli sono state affidate sono strategiche per il futuro delle aree interne e per la tutela di un equilibrio delicato tra sviluppo economico, ambiente e comunità locali", ha aggiunto il presidente dell’ABM che ha anche voluto sottolineare il valore del dialogo istituzionale con chi rappresenta territori segnati dall’emigrazione: "Le politiche per le aree alte hanno inevitabilmente riflessi anche sulle dinamiche demografiche e sul rapporto con le comunità all’estero. Siamo certi che con Dario Bond potrà proseguire un confronto costruttivo, attento alle esigenze di chi vive la montagna e di chi, pur lontano, mantiene un legame forte con la propria terra d’origine".
L’Associazione Bellunesi nel Mondo ha infine rinnovato la disponibilità a collaborare con la Regione Veneto per valorizzare il patrimonio umano, culturale e sociale che unisce il Bellunese alle sue comunità nel mondo.
È stato inaugurato nei giorni scorsi "Legato di Speranza", il monumento omaggio dedicato alla coppia di immigrati italiani che a Serra Gaúcha, nel Stato del Rio Grande do Sul, in Brasile, diede vita alla città.
L'inaugurazione si è svolta nell'ambito dei 150 anni dall'arrivo dei primi immigrati italiani in Brasile. Vi ha preso parte e ne ha riportato la notizia, il Circolo Friulano da Serra Gaúcha.
Il 24 dicembre 1875, nell’allora Piazza delle Rose, giunse una coppia di italiani. Lì, tra l’attesa della terra e l’inizio di una nuova vita, posarono radici che avrebbero fatto fiorire un’intera città.
Il monumento a loro dedicato racconta questo percorso. Gli sguardi sono rivolti al cuore del comune. L’uva simboleggia la vita che si rinnova e il lavoro che rende feconda la terra. Il cesto e la damigiana rappresentano i frutti del lavoro quotidiano. La valigia custodisce i ricordi, le assenze e i sogni portati dall’altra sponda dell’oceano.
Accanto, il basalto grezzo esprime l’origine forte, la base delle case e i confini delle terre. Ricorda che dallo sforzo nasce la forma e che dal lavoro instancabile scaturisce la dignità. Così come la pietra lavorata si trasforma in arte, l’uomo comune si trasforma attraverso il lavoro.
Scolpito nel basalto dall’artista Paulo Jocemar Miranda, il monumento materializza un sogno collettivo e si offre come un omaggio vivo alla comunità, agli antenati e alla speranza che attraversa le generazioni. (focus\aise)