La diplomazia della cultura

ROMA – focus/ aise - Si è aperta il 15 febbraio, a L’Avana, la 32a edizione della Fiera Internazionale del Libro, che proseguirà sino al 25 febbraio presso il Parque Histórico Militar Morro-Cabaña, sede abituale di questo evento.
Il tema della fiera quest’anno è “Leer es construir identidad”, con cui gli organizzatori intendono promuovere la lettura come una delle principali attività per la formazione della coscienza individuale e collettiva.
L’Italia sarà presente alla fiera presso lo stand dell’Unione Europea con una serie di libri: “Pimpa viaja por Italia” dal fumettista Francesco Tullio Altan; “Nuestros antepasados”, trilogia di Italo Calvino composta da “Il visconte dimezzato”, “Il barone rampante” e “Il cavaliere inesistente”; “Las mil maravillas, un viaje al descubrimiento de Italia” e “Las mil maravillas azules, un viaje al descubrimiento de Italia”, entrambi dalla scrittrice Elisabetta Dami; “Italia e Cuba / Cuba e Italia: incontri e nuove identità (secoli XV-XXI)” a cura di Laura Gaffuri, Sergio Guerra Vilaboy e Andrea Trisciuoglio; e “L’ultimo agricoltore” dalla scrittrice Maria Chiara Ferri.
Dopo Zagabria, la mostra “Mediterranea – visioni di un mare antico e complesso” è stata inaugurata anche a Fiume presso la Galleria Kortil alla presenza del console generale Davide Bradanini e del sindaco di Fiume Marko Filipović.
Il progetto multimediale, curato da Viviana Panaccia e promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, racconta la storia, il patrimonio naturalistico, i popoli, i miti, ma anche le sfide attuali che interessano oggi il Mediterraneo. Il percorso espositivo rappresenta il “Mare nostrum” in tutta la sua complessità, con immagini satellitari inedite, foto, video e installazioni site-specific, con l’obiettivo di realizzare una sintesi tra scienza e arte, tra passato e presente. Il percorso presenta le immagini catturate dai satelliti della costellazione italiana COSMO-SkyMed e dai satelliti Sentinel della costellazione europea Copernicus. Offre suggestive visioni del Mediterraneo, dalle antiche città-porto alle isole del mito, dalle coltivazioni tipiche dell’ulivo e del grano agli sforzi fatti nei territori nordafricani per sottrarre al deserto i campi agricoli, anche attraverso sezioni immersive (tattili, olfattive e audiovisive).
Nel rappresentare il ruolo importante svolto dall’Italia, la mostra si propone di promuovere il Made in Italy attraverso la valorizzazione e integrazione dei contenuti culturali e artistici con quelli dell’innovazione e della tecnologia.
L’iniziativa è promossa dalla Farnesina in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), Telespazio/e-GEOS e Fondazione Med-Or e con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA). La mostra resterà aperta al pubblico fino al 5 marzo per poi proseguire il tour internazionale a Valencia e in altri Paesi con il sostegno della rete diplomatico-consolare e degli Istituti Italiani di Cultura.
Si è tenuto il 14 febbraio l’incontro tra la Società Dante Alighieri e la delegazione argentina guidata dal capo del Governo della Città di Buenos Aires Jorge Macri. Obiettivo: discutere i temi legati alla promozione della lingua e della cultura italiana a Buenos Aires. Gli ospiti sono stati ricevuti, nelle storiche sale di Palazzo Firenze, dal segretario generale Alessandro Masi, dal vicesegretario Andrea Vincenzoni e dal consigliere centrale Salvatore Italia.
La Società Dante Alighieri ha con l’Argentina un rapporto molto solido; degli oltre 100 Comitati, sparsi in tutto il paese, quello di Buenos Aires, fondato nel 1896 e con sede principale in Av. Tucumán, è tra i più antichi. Proprio a Buenos Aires, presso l’Universidad Católica Argentina - UCA, la Dante ha scelto di celebrare il suo 82° Congresso Internazionale del 2019 dal titolo “Italia, Argentina, mondo. L’italiano ci unisce”, seguito nel 2023 dal Congresso di Rosario, in provincia di Santa Fe. I due incontri hanno dato rinnovato impulso alle azioni di promozione della lingua e della cultura italiane in Argentina, avviando i lavori per una rete delle Scuole della Dante nel mondo e implementando le iniziative di formazione dei docenti con il sostegno offerto ai “profesorado”, in presenza, a distanza e in formato ibrido, anche grazie alla piattaforma Dante.global e alle collaborazioni con le istituzioni accademiche e di formazione professionale. Ogni anno la Dante rilascia in Argentina diverse migliaia di certificati PLIDA in 38 centri d’esame. La Dante collabora attivamente anche con enti e istituzioni culturali, tra cui la Fondazione internazionale Jorge Luis Borges con la quale sta sottoscrivendo un accordo di convenzione e l’Universidad Católica Argentina – UCA per l’avvio di seminari permanenti di cultura italiana.
“Lavoriamo in Argentina per rafforzare il sistema di formazione e aggiornamento dei docenti di italiano per ragazzi e per adulti”, ha dichiarato il segretario generale della Dante, Alessandro Masi, “rispondendo alla grande richiesta che ci arriva, in parte motivata, certo, da esigenze lavorative o pratiche ma molto spesso legata all’alto valore umanistico che la cultura italiana rappresenta nel mondo”.
“Chi vuole insegnare non deve mai perdere la passione per l’imparare”, ha commentato il primo cittadino Macri a proposito dell’aggiornamento degli insegnanti, aggiungendo poi: “La città di Buenos Aires vuole cogliere le opportunità del digitale per un’offerta culturale e formativa, anche per l’apprendimento e l’aggiornamento dell’italiano, agile e su misura di ciascuno”.
Il capo del Governo della Città di Buenos Aires ha infine ricevuto un diploma di benemerenza e una riproduzione della statua di Dante realizzata nel 1921 da Ettore Ximenes in occasione del seicentesimo anniversario della morte del Sommo Poeta. (focus\ aise)