La diplomazia della cultura

ROMA – focus/ aise - “Across the Great Atlantic: Art of the Italian Diaspora in the Americas of the 20th Century”: ha aperto il 23 febbraio al pubblico presso l'OAS AMA | Art Museum of the Americas di Washington DC la mostra dedicata all'arte della diaspora italiana nelle Americhe del XX secolo. Organizzata dallo stesso museo insieme al Centro Culturale della Banca Interamericana di Sviluppo (IDB), alla Missione di Osservazione Permanente dell'Italia presso l'Organizzazione degli Stati Americani e all'Istituto Italiano di Cultura di Washington, l’esposizione presenta opere eccezionali di artisti di origine italiana nelle Americhe, provenienti dalle collezioni permanenti dell'AMA e dell'IDB, e fa parte di una serie organizzata dall'AMA che esamina l'impatto dei modelli migratori verso le Americhe sull'arte.

Allestita sino al 12 maggio, “Across the Great Atlantic” analizza la migrazione italiana nelle Americhe dalla metà del XIX secolo fino agli anni Quaranta e la sua influenza sull'arte americana. Esplorando l'intersezione dinamica tra il patrimonio italiano e l'espressione artistica americana, l’esposizione mette in risalto il profondo impatto che gli artisti americani di origine italiana hanno avuto sullo sviluppo di identità artistiche uniche e accompagna il visitatore in un viaggio attraverso le diverse estetiche che hanno caratterizzato l’area, dal cubismo al surrealismo, dall'espressionismo astratto all'arte concettuale.
Nel corso del XIX secolo prese avvio da diversi paesi europei, soprattutto dall'Italia, la migrazione verso le Americhe che diede luogo a significativi scambi culturali già a partire dal 1900. Gli artisti di origine italiana hanno svolto un ruolo fondamentale nel plasmare le arti visive nelle Americhe e nell’infondere all’interno della società americana una nuova idea di modernità, che avrebbe contribuito al boom artistico dell’America Latina negli anni ’50 e ’60. Piuttosto che concentrarsi su opere che affrontano il tema della migrazione, questa mostra si concentra però sul risultato dei processi di assimilazione multigenerazionale e sui dialoghi costanti tra l’Italia e le Americhe nel loro complesso. La diversità delle culture e la loro fusione nell'emisfero occidentale è evidente attraverso le opere selezionate, tratte da aree che includono l'astrazione, la geometria, la figura, i luoghi e gli spazi, a partire dal 1937 e sino all’avvento del 21° secolo.
“Across the Great Atlantic” celebra le narrazioni sfumate intrecciate da questi individui di talento, offrendo un quadro che trascende i confini e incapsula l’essenza di un patrimonio artistico veramente globale nelle radici italiane.
Il Moviemov Italian Film Festival torna a Bangkok dal 27 febbraio all’1 marzo presso la House Samyan (Samyan Mitrtown).
Durante il Festival, organizzato in collaborazione con l’Associazione Culturale Playtown Roma e la Camera di Commercio Italo-Thai e con il sostegno della Direzione Generale per il Cinema del Ministero della Cultura e di Agenzia ICE, verranno proiettati film italiani contemporanei e una retrospettiva sull’opera del regista Ferzan Ozpetek.
La serata di apertura vedrà la proiezione di “C’è ancora domani” (2023) di Paola Cortellesi, commedia drammatica femminista del dopoguerra, che è stato il film di maggiori incassi al botteghino italiano nel 2023, battendo “Barbie” per numero di spettatori e classificandosi al 5° posto nella storia del cinema italiano.
Gli altri film che saranno proiettati a House Samyan sono: “L’ultima notte di Amore” di Andrea Di Stefano (2023), “Comandante” di Edoardo De Angelis (2023), “Ghiaccio” di Fabrizio Moro e Alessio De Leonardis (2023), “Io Capitano” di Matteo Garrone (2023), film nominato agli Oscar 2024 nella categoria miglior film internazionale, “Mia” di Ivano De Matteo (2023) e “Mixed by Erry” di Sydney Sibilia (2023).
L’omaggio a Ferzan Ozpetek, che sarà tra gli ospiti d’onore a Bangkok, include la proiezione della copia restaurata de “Il bagno turco – Hamam” (1997) in anteprima internazionale dopo la presentazione a Roma il 12 febbraio, “Le fate ignoranti” (2001) e “Mine vaganti” (2010). Il regista introdurrà i film e dialogherà con gli spettatori.
Parteciperanno al Festival anche gli attori Vinicio Marchioni, Milena Mancini e Paola Minaccioni, protagonisti di alcuni dei film che saranno presentati a Bangkok.
Le proiezioni dei film, sottotitolati in inglese e in thai, sono gratuite: sarà possibile ritirare i biglietti a partire da un’ora prima delle proiezioni presso il cinema.
Nell’anno in cui tutto il mondo celebra il centenario della morte di Giacomo Puccini (Lucca, 22 dicembre 1858 – Bruxelles 29 novembre 1924), arriva in libreria un fumetto appassionante e storicamente documentato, che ne racconta la vita e l’arte ai più giovani: “Io sono Giacomo Puccini” di P. Alessandro Polito e Laura Pederzoli, pubblicato dalle Edizioni Curci nella collana Curci Young, in collaborazione con CIDIM-Comitato Nazionale Italiano Musica.
Il volume, che uscirà in libreria il 6 marzo, sarà disponibile anche in inglese con il titolo “I am Giacomo Puccini” e, grazie alla partecipazione della Direzione Generale per la diplomazia pubblica e culturale del MAECI, in francese, “Je suis Giacomo Puccini”. Il volume tradotto in francese è stato scelto dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per contrassegnare la convocazione della Commissione mista, prevista dall'Accordo culturale bilaterale italo-francese del 1949, che si riunirà presso il Palazzo della Farnesina il prossimo 27 febbraio.
Dalla giovinezza a Lucca sino al successo internazionale, al centro del libro è l’appassionante vicenda di un compositore che con la forza delle sue protagoniste femminili, da Tosca a Turandot, ha conquistato il pubblico dell'opera in tutto il mondo.
Le illustrazioni, frutto di un'accurata ricerca iconografica, sono accompagnate da una selezione di brani proposti in forma di playlist online che introducono il lettore all'universo sonoro di Puccini e fanno da commento musicale alle vicende narrate.
Un viaggio avvincente pensato per i più piccoli (dai 7 anni), che condensa in poche pagine e con una narrazione accessibile ma rigorosa la vita e l’arte di uno dei maggiori operisti di tutti i tempi, autore di melodie e scene indimenticabili che popolano da sempre l'immaginario collettivo.
Alessandro Polito descrive così la genesi del libro: “Ho cercato di raccontare la vita e, soprattutto, la musica di Puccini, documentandomi con rigore sulle acquisizioni storiografiche più recenti, senza ricorrere ai luoghi comuni o ai falsi aneddoti che circolano sin dalle prime biografie del compositore. Ho faticato parecchio a caratterizzarlo e a trasformarlo in un simpatico cartoon. Ma conoscere a fondo Lucca, dove ho abitato con la mia famiglia per quasi 20 anni, mi ha aiutato a calarmi nel personaggio e a comprendere le sue scelte. Per il lettore vi è anche un ritratto musicale: ogni capitolo è accompagnato dall’ascolto di un brano (disponibile su Spotify e Apple Music) che ho scelto appositamente e che introduce il lettore all’universo sonoro di Giacomo Puccini”.
“Per questo volume, ho cercato di rendere l’epoca strizzando l’occhio alle decorazioni floreali art nouveau e adoperando una tavolozza di colori che aiuti a individuare velocemente le varie sezioni in cui il volume è diviso”, spiega Laura Pederzoli. “La ricerca iconografica fatta insieme ad Alessandro Polito e i frequenti sopralluoghi “sui passi” di Puccini ha consentito a me sia di ricreare le architetture del tempo (come, ad esempio, la città di Lucca), sia di far rivivere per il lettore scenari e locandine teatrali ormai entrati nell’immaginario collettivo. Il materiale fotografico ha consentito ad Alessandro non solo di ritrarre tutti i personaggi che compaiono nel fumetto, ma pure di far crescere e invecchiare Puccini”.
“La musica di Giacomo Puccini è patrimonio nazionale della cultura italiana”, il commento di Laura Moro, direttrice editoriale Musica Classica di Edizioni Curci. “Nella classifica delle dieci opere più rappresentate al mondo ben tre sono del compositore toscano: La Bohème, Tosca e Madama Butterfly. Celebrare questo grande musicista italiano nel centenario della morte per Edizioni Curci significa anche promuoverne la conoscenza tra le giovani generazioni”.
Francescantonio Pollice, vicepresidente CIDIM, parla di Puccini come di “uno straordinario compositore. Un personaggio e un italiano senza tempo. A cento anni dalla sua morte celebriamo Giacomo Puccini disegnando un abbraccio virtuale tra musica e fumetto. Una splendida iniziativa, che colpisce per la creatività e per la capacità di avvicinare i giovani, e non solo, alla musica e che noi al CIDIM, grazie al genio delle Edizioni Curci e dei suoi autori, abbiamo voluto sostenere con entusiasmo. Perché crediamo che Puccini, la musica e l’arte siano immortali e debbano, pertanto essere patrimonio condiviso da tutti”.
Per il Ministero degli Affari Esteri è il consigliere d’Ambasciata Marco Maria Cerbo, capo dell’Unità per il Coordinamento degli Istituti Italiani di Cultura, a portare il suo contributo. “La celebrazione dell’anniversario della scomparsa di Giacomo Puccini attraverso questo volume, opera a fumetti tradotta per l'occasione in francese, ci permette di condividere anche in Francia la grandezza della sua musica, in un'operazione di diplomazia culturale rivolta questa volta ai giovanissimi”, afferma Cerbo. “Puccini è stato uno dei compositori italiani che maggiormente ha assimilato nelle sue composizioni culture musicali e teatrali diverse, coinvolgendo un pubblico internazionale con sonorità e orizzonti estetici provenienti da Paesi lontani. In questo senso, possiamo definire il compositore come un artista contemporaneo, capace di trascendere barriere linguistiche e culturali attraverso un’opera dal linguaggio universale. Il centesimo anniversario della sua scomparsa rappresenta una ricorrenza ancora più significativa se consideriamo che il canto lirico italiano è stato di recente iscritto nella lista Unesco del patrimonio culturale immateriale dell’umanità”. (focus\ aise)