La voce degli eletti all’estero (2)

ROMA – focus/ aise – “Parlare del valore della memoria oggi è qualcosa di particolarmente importante e direi doveroso per chi fa politica, soprattutto quando la memoria concerne la Shoah. Fare memoria per allontanare i tentativi di sopraffazione sugli altri sia come singoli che come nazioni”. È quanto detto dall’on. Fabio Porta, eletto in Sudamerica con il Pd, al Circolo del Pd "Economydem" che lasera del 24 gennaio ha organizzato un seminario sul valore della memoria dove hanno partecipato relatori eccellenti come Maurizio Gentilini, Valerio Di Porto e Fabiana Di Segni.
“Fare memoria è di particolare importanza anche in considerazione della situazione politica internazionale - ha detto Porta - con i conflitti che non accennano a spegnersi, in un susseguirsi di ritorsioni che allontanano dalla pace. La memoria è importante anche alla luce del progresso tecnologico, allorquando la tecnologia dimentica la dignità dell’essere umano per assumere il controllo su di esso.”
“Questo incontro – ha ricordato Porta - si pone sia come uno strumento di riflessione che come un monito verso i totalitarismi che si annidano ovunque e non sempre è facile riconoscerli subito per impedirne lo sviluppo”.
“Confrontarsi - ha dunque concluso il parlamentare - per capire i problemi della nostra democrazia e allontanare i tentativi di erodere la libertà, anche attraverso modi nuovi di manipolazione del pensiero, è di fondamentale importanza in questo periodo, anche nella prospettiva di garantire un futuro che sappia coltivare lo spirito critico e quei valori repubblicani incardinati nella nostra Costituzione”.
Farnesina e Viminale dovrebbero “adoperarsi con urgenza” per rendere possibile il rilascio della Carta di identità elettronica agli italiani iscritti all’Aire presso i Comuni. A ribadirlo è Federica Onori, deputata 5 Stelle eletta in Europa, che ha presentato una interrogazione in merito ai Ministri degli esteri e dell’Interno, Tajani e Piantedosi.
Nella premessa, Onori ricorda che “la questione del rilascio della carta d'identità elettronica (Cie) risulta fondamentale per i cittadini iscritti all'Aire. Il possesso di un valido documento di identità è, infatti, condizione imprescindibile per poter risiedere all'estero così come per poter avere accesso ai servizi consolari online, nonché ai servizi delle pubbliche amministrazioni operanti nel territorio nazionale”.
Secondo Onori “risulta paradossale che presso il comune di iscrizione sia prevista la possibilità per tutti i cittadini Aire di rinnovare la propria carta di identità soltanto in modalità cartacea senza contemplare alcun servizio relativo alla Cie; tutti i cittadini Aire possono, invece, richiedere la Cie presso il Consolato di riferimento”.
“Come evidenziato anche dal comitato “MobiltiamoCIE” costituitosi in Stoccarda a giugno 2023, - riporta la parlamentare – si constata che purtroppo la procedura di rilascio presso la rete consolare risulta di fatto limitata in quanto caratterizzata da endemiche situazioni di ritardo, come risulta da numerosissime testimonianze di cittadini in difficoltà; per quanto di base i tempi di attesa presso i comuni di grandi dimensioni mediamente non risultino di molto inferiori a quelli della rete consolare, tuttavia una situazione tendenzialmente migliore si riscontra in generale per quel che concerne, invece, i comuni di dimensioni minori: dato rilevante, considerato che proprio lì si rinvengono le radici familiari di buona parte dei residenti all'estero; inoltre, qualora i comuni potessero rilasciare le carte di identità elettroniche direttamente ai cittadini Aire, si potrebbe generare un effetto deflattivo sulle incombenze della rete consolare”.
“Significativa poi, in merito al rilascio della Cie, - sottolinea Onori – appare la possibilità concessa ai residenti in Italia di rivolgersi a qualunque comune del territorio italiano, nonché di recente anche agli sportelli di Poste italiane. In base a quanto descritto si rileva un'ingiustificabile disparità di trattamento tra cittadini residenti all'estero e cittadini residenti in Italia; infine, si sottolinea che condizione necessaria per il rilascio presso i comuni è l'approvazione di un documento tecnico-organizzativo specifico da parte dei Ministeri dell'intero e degli affari esteri e della cooperazione internazionale”.
La deputata, quindi, chiede ai due Ministri “se non ritengano opportuno adoperarsi con urgenza, per quanto di competenza, nell'intento di porre rimedio alla descritta situazione di ingiustificabile disparità di trattamento a danno dei cittadini residenti all'estero in relazione al rilascio della Cie” e “quali siano i tempi attualmente previsti in relazione al possibile perfezionamento dell'iter relativo al menzionato documento tecnico-organizzativo, necessario a rendere possibile il rilascio della Cie ai cittadini italiani residenti all'estero da parte dei comuni italiani”. (focus\aise)