La voce degli eletti all’estero (2)

Roma/ focus – aise - la Camera ha approvato la ratifica di diversi accordi internazionali, tra cui quello con la Croazia per la partecipazione allo Spazio economico europeo, con San Marino su sequestri e confisca dei beni, e con il Principato di Monaco sul telelavoro. A darne notizia è Simone Billi, deputato della Lega eletto in Europa.
“L’Accordo sulla partecipazione della Croazia allo Spazio economico europeo è stato fatto a Bruxelles l’11 aprile 2014”, ricorda Billi. “La Croazia è Stato membro dell’Unione Europea dal 2013. L’Accordo è in applicazione provvisoria dal 12 aprile 2014 e non modifica i rapporti italiani con la Croazia, dato che non comporta obblighi ulteriori rispetto all’appartenenza di Italia e Croazia all’Unione europea”.
L’accordo con San Marino - Riconoscimento ed esecuzione delle decisioni giudiziarie di sequestro e confisca, nonché la destinazione dei beni confiscati - è “un ulteriore importante passo per rafforzare i rapporti già ottimi con la Repubblica del Titano”.
“Importante”, infine, anche la ratifica di un emendamento alla Convenzione generale di sicurezza sociale tra Italia e Principato di Monaco, perché, spiega Billi, in sua assenza, “le aziende monegasche avrebbero un aggravio amministrativo per la gestione dei contributi previdenziali, che potrebbe scoraggiare l’impiego di personale italiano. Questo argomento sta particolarmente a cuore alla Lega e già nella scorsa legislatura, a settembre 2021, l’onorevole Flavio Di Muro presentò una proposta di legge di analogo contenuto, che non arrivò alla approvazione per la caduta del governo”. Fine settimana scorso di impegni politici e istituzionali per Ricardo Merlo, presidente del Movimento Associativo Italiani all’Estero, che sabato e domenica ha partecipato a importanti iniziative sul territorio.
In particolare, sabato 2, a Mar del Plata, Merlo ha presieduto l’incontro del direttivo MAIE MdP, durante il quale si è parlato dei temi che più interessano la comunità italiana locale: servizi consolari, cittadinanza, promozione della lingua e della cultura italiana.
La riunione, svolta nella sede dell’associazione “Le Tre Venezie”, ha visto la presenza, tra gli altri, della presidente della Federazione delle associazioni italiane di MdP, Marcela Del Prete, e del direttivo MAIE MDP con il suo coordinatore Marcelo Carrara e i membri Comites ed esponenti del Movimento Marite Perrella, Gustavo Venturelli e Jorge Natoli, con il coordinatore del locale MAIE Giovani, Gino Ponzi.
“Grande la partecipazione all’appuntamento da parte di membri e collaboratori MAIE, che appartengono a tutte le associazioni della circoscrizione consolare. Soprattutto – ha commentato Merlo – mi ha fatto molto piacere vedere tanti giovani presenti”.
“Durante l’incontro – ha aggiunto - abbiamo annunciato il Congresso MAIE della circoscrizione consolare di MdP, che si terrà ad agosto e al quale parteciperanno tutti i coordinatori della costa atlantica”.
Domenica 3 marzo, invece, il presidente Merlo, sempre a Mar del Plata, ha consegnato a William Benedetti la "Croce di Ambasciatore dell’Eccellenza italiana nel mondo".
Benedetti è il proprietario della conosciutissima e apprezzatissima catena di ristoranti Tio Curzio, un’icona nella città argentina. La sua famiglia ha lasciato l’Italia dopo la Seconda Guerra Mondiale dalla regione Marche e ha costruito a Mar del Plata un simbolo della gastronomia italiana e dei prodotti di eccellenza made in Italy.
“Una storia come quella di tante altre famiglie italiane che hanno lasciato lo Stivale senza niente in tasca, che non hanno avuto alcun tipo di assistenza sociale, che non hanno fatto scioperi”, ha evidenziato Merlo. “Hanno solo lavorato duro, con sacrificio, senza mai smettere di farlo. Con un solo obiettivo: crescere e prosperare per il bene delle loro famiglie, dei loro affetti più cari”.
In occasione dell’incontro MAIE MdP è stato rinnovato il Comitato Direttivo, che ora è così composto:
Coordinatore: Marcelo Carrara
Vicecoordinatori: Marite Perrella, Gustavo Venturelli
Segretaria: Marcela del Prete
Tesoriere: Jorge Natoli
Coordinatore Giovani: Gino Ponzini
Vicecoordinatori Giovani: María Iannantuono, Paloma Aiello
Responsabile Progetti: Maria Belen Rubio
Responsabile Promozione della Lingua e Cultura italiana: Franco Burelli
Responsabile Imprese: Octavio Nerli
Responsabile Stampa: Juan Diego García Albanese
Responsabile Pari Opportunità: Carina Caporale
Responsabile Associazionismo: Marilena Mastragostino
Responsabile Gemellaggi: Franca Lani. “Non si riesce a capire quali siano le priorità dello Stato italiano in materia di accordi bilaterali di sicurezza sociale e di tutela dei diritti socio-previdenziali dei lavoratori italiani migranti o già emigrati considerato che in questi ultimi tempi l’Italia ha stipulato convenzioni con Albania, Giappone e Moldavia, che seppur ed indubbiamente utili e importanti comportano costi ed impegni sostanziali del nostro Paese che potrebbero e dovrebbero essere meglio utilizzati per finalmente soddisfare le richieste delle nostre comunità in Cile, Ecuador, Colombia, Perù, che da anni attendono la stipula di una convenzione di sicurezza sociale”. A sostenerlo è Fabio Porta, deputato Pd eletto in Sud America.
“In data 6 febbraio 2024 – ricorda il parlamentare – è stato siglato l’Accordo in materia di sicurezza sociale tra Italia e Albania (per l’entrata in vigore bisognerà attendere la firma dell’accordo amministrativo che regola le modalità di attuazione), il quale disciplinerà le prestazioni pensionistiche e le indennità di disoccupazione, malattia e maternità di coloro che esercitano o hanno esercitato un’attività subordinata o autonoma nei due Stati”.
“Dal prossimo 1° aprile 2024 – aggiunge - entrerà in vigore l’Accordo in materia di sicurezza sociale tra Italia e Giappone, siglato il 6 febbraio 2009 e ratificato con la legge n. 97/2015. L’accordo disciplina in particolare l’istituto del distacco e, inoltre, il diritto alla trasferibilità dei trattamenti pensionistici per i cittadini dei due Stati e i loro familiari, il principio di parità di trattamento e della territorialità del diritto”.
“Infine l’accodo tra l’Italia e la Repubblica di Moldova, fatto a Roma il 18 giugno 2021 e in vigore dal 1° dicembre 2023, regola i rapporti tra i due Paesi in materia di esportabilità delle pensioni e delle rendite per infortunio e malattia professionale erogate, per l’Italia, dall’INPS e dall’INAIL (non è previsto dall’Accordo l’importante istituto della totalizzazione)”.
“Questi accordi parziali nascondono in realtà decenni di inattività dello Stato italiano in questa materia”, denuncia Porta. “Ricordo che in Parlamento è in discussione una mia risoluzione che sollecita il Governo a riprendere le attività negoziali per il rinnovo e la stipula delle convenzioni bilaterali di sicurezza sociale. Come spesso ho denunciato nella mia attività politica e parlamentare, nonostante la ripresa dei flussi migratori in entrata e in uscita, è da molti anni sospesa l’attività dello Stato italiano per garantire ai cittadini italiani residenti all’estero una adeguata tutela socio-previdenziale in regime internazionale. Ho ricordato più volte al Governo con le mie interrogazioni che in Cile, Colombia Ecuador e Perù risiedono rispettivamente 65.000, 22.000, 20.000 e 36.000 cittadini italiani iscritti all'AIRE (Anagrafe degli italiani residenti all'estero) e che l’importante e consistente presenza di cittadini italiani in questi Paesi dell’America Latina e di cittadini di questi Paesi in Italia privi di tutela previdenziale in convenzione, impone, se lo si ritiene un dovere di un Paese civile, la stipula di convenzioni bilaterali di sicurezza sociale (come è stato fatto con quasi tutti i Paesi di emigrazione italiana) che tutelino adeguatamente questi lavoratori nell'ambito socio-previdenziale”.
“Non mancherò quindi nel prosieguo di questa legislatura – assicura il deputato – di continuare a chiedere al Governo quali iniziative si intendono adottare per ampliare e aggiornare il quadro di tutela previdenziale in regime internazionale con particolare riguardo alle decine di migliaia di italiani residenti in America Latina i quali hanno versato contributi in Italia prima dell’emigrazione e poi nei Paesi dove sono andati a vivere permanentemente, ma non possono far valere i loro diritti socio-previdenziali perché l’Italia non ha stipulato con tali Paesi accordi di sicurezza sociale”. (focus/aise)