La voce degli eletti all’estero (2)

ROMA – focus/ aise – "Dei sei milioni di italiani residenti all’estero e iscritti all’Aire, sono solo 2.095.944 quelli ai quali è consentito votare alle elezioni europee recandosi al consolato del Paese in cui vivono, ovvero quelli residenti in uno Stato membro dell’Unione europea. A tutti gli altri, ovvero quasi 4 milioni di nostri connazionali sparsi per il mondo – 1.151.014 in Europa, di cui 457mila nel Regno Unito e 639mila nella Svizzera e 2.686.460 negli altri continenti – è richiesto, qualora volessero esercitare il loro diritto di voto e partecipare alla vita politica europea del loro Paese d’origine, di tornare in Italia, nel proprio comune di residenza e votare da lì. Il tutto naturalmente a proprie spese. Una limitazione che non solo, di fatto, impedisce loro di esercitare il diritto di voto, ma in ogni caso lo rende molto oneroso. Una discriminazione che non trova nessuna ragion d’essere”. Così il senatore del Partito democratico eletto in Europa, Andrea Crisanti, a seguito della discussione in Aula sul "Decreto elezioni", durante la quale, ieri, è stato bocciato l’emendamento Pd che chiedeva di estendere il voto ai seggi anche agli iscritti Aire residenti nei Paesi extra Ue in occasione delle prossime elezioni europee.
“Vorrei ricordare – aggiunge Crisanti – che i Paesi con i quali amiamo confrontarci – tra cui Germania, Francia, Spagna - permettono ai loro cittadini non residenti in Paesi dell’Unione di votare presso i loro consolati”.
“A gennaio, - ricorda il senatore – ho depositato una proposta di legge proprio per rimediare a questa stortura, ma nel frattempo, per accelerare i tempi e consentire ai nostri connazionali di votare già alle prossime elezioni europee, ho depositato assieme ai colleghi Francesco Giacobbe e Francesca La Marca, un emendamento al Decreto Elezioni che il governo ha prontamente bocciato. La prossima legislazione sarà una delle più importanti degli ultimi decenni, chiamata ad affrontare temi fondamentali, tra i quali: il processo decisionale a maggioranza; la transizione energetica; la guerra in Ucraina; la difesa comune e la struttura del debito”.
“L’approvazione di questo emendamento – conclude Crisanti – avrebbe restituito la cittadinanza politica a milioni di italiani e restituito milioni di italiani all’Italia. Invece il “governo dei patrioti” esclude consapevolmente quasi 4 milioni di persone dalla possibilità di contribuire alla vita politica ed economica europea”.
“Il governo che dice di essere vicino alle problematiche che riguardano gli italiano all’estero ha bocciato un nuovo emendamento propositivo mirato ad annullare quel gap di diritti esistenti fra cittadini residenti nel nostro Paese e quelli nel resto del mondo”. Questo il commento del Senatore Pd eletto nella circoscrizione Africa-Asia-Oceania-Antartide, Francesco Giacobbe, dopo la bocciatura da parte della maggioranza parlamentare di un emendamento che mirava a garantire il diritto di voto per le europee anche agli italiani iscritti all’AIRE e residenti in Paesi extraeuropei che, ad oggi, possono esercitarlo solo rientrando in Italia per la votazione.
La proposta era stata presentata per emendare il Dl elezioni approvato oggi nell’aula del Senato e portava la firmata di tre Senatori Pd eletti all’estero: Andrea Crisanti, Francesco Giacobbe e Francesca La Marca.
“La nostra – ha spiegato Giacobbe – era una richiesta legittima che andava nella direzione di adeguare la normativa italiana a quella di altri Paesi europei, come Germania e Francia, che già consentono ai propri cittadini residenti al di là dei confini europei di votare alle europee nelle nazioni in cui vivono. Sorprende che il governo abbia deciso di non facilitare i cittadini nell’espletare un diritto sacro per le democrazie come quello del voto. Soprattutto in un periodo in cui, e lo abbiamo visto in tutte le recenti elezioni, c’è già una disaffezione dei cittadini che non sempre si recano alle urne. Potevamo dare un contributo alla risoluzione del problema, almeno per le europee, garantendo una partecipazione maggiore, ma, evidentemente c’è poco interesse su questa materia”.
“Dopo la bocciatura di tutti gli emendamenti alla finanziaria in favore degli italiani all’estero – ha concluso il Senatore Giacobbe - con rammarico, prendiamo ancora una volta atto che il rispetto dei diritti dei nostri connazionali iscritti all’AIRE e residenti al di là dei confini nazionali, non rientra fra le priorità di questo governo”.
Una delegazione del Parlamento italiano, formata dai deputati Cagliata (FdI), Tirelli (Maie) e dal Presidente del Gruppo di amicizia Italia-Brasile, Fabio Porta (Pd), ha partecipato a San Paolo, su invito del Presidente dell'Assemblea legislativa dello Stato brasiliano, alla sessione solenne organizzata in omaggio ai 150 anni di immigrazione italiana in Brasile.
L'evento è stato il culmine di una serie di appuntamenti e di iniziative organizzate dal Consolato generale d'Italia San Paolo che hanno visto la partecipazione attiva del Comites e di tutto il sistema Italia della grande metropoli brasiliana. L'evento ufficiale nel Parlamento dello Stato di San Paolo è stato preceduto da un seminario internazionale organizzato dal deputato Paolo Fiorillo, coordinatore del gruppo parlamentare Italia-San Paolo.
La delegazione si è poi recata in visita a Porto Alegre, la capitale dell'immigrazione italiana al sud del Brasile nello Stato del Rio Grande del Sud. Qui i deputati sono stati ricevuti dal Presidente dell'Assemblea legislativa, Adolfo Brito, e dal Vice governatore dello Stato, Gabriel Gouza. I consiglieri del Comites e del Cgie (Consiglio Generale degli Italiani all'Estero) hanno poi incontrato la delegazione. Anche in questo caso accompagnata dal Console Generale d'Italia.
Ha partecipato agli eventi istituzionali anche la consigliera comunale di Trani, Irene Cornacchia, in Brasile per attivare una serie di accordi bilaterali con il comune pugliese. (focus\aise)