La voce degli eletti all’estero (2)

ROMA – focus/ aise – "Appena posso con piacere partecipo agli incontri mensili della GIA, l’associazione di volontari che supporta i giovani italiani in Australia che hanno come obiettivo quello di rafforzare la comunità italo-australiana attraverso eventi sociali, professionali, sportivi e istituzionali. Offrono una rete di supporto e opportunità per l’integrazione dei giovani italiani nella società australiana, fornendo informazioni essenziali e assistenza". Queste le parole di Nicola Carè, deputato del Pd eletto in Australia, che ha partecipato nei giorni scorsi a un incontro "proficuo e interessante" con il presidente Domenico Stefanelli, i componenti del comitato direttivo e "il mio grande amico", il patron Felice Montrone.
"Le serate nei locali italiani della città sono uno stimolo per un confronto attivo e una gioia spendere del tempo con coloro che hanno in comune un unico obiettivo, rafforzare l’identità italiana fra le prime, seconde e terze generazioni - ha proseguito nel suo commento il deputato dem -. Abbiamo parlato dell’insegnamento della lingua italiana, dell’importanza dell’integrazione della nuova emigrazione italiana soprattutto a livello dei diritti lavorativi, e di una più proficua interazione tra quest’ultimi e le seconde e terze generazioni per uno più grande scambio culturale. Sono orgoglioso del lavoro di questi ragazzi, onorato di essere al loro fianco".
"Il casco è una invenzione italiana. Si tratta di una storia poco nota, ma molti di noi hanno visto le prime immagini del casco di cuoio che indossavano i piloti del secolo scorso. Ecco, dietro questa invenzione c’era un italiano all’estero, un uomo di grande capacità che aveva intuito che bisognava innovare dando soluzioni ai problemi concreti: parliamo di Luciano Di Lello, da ciabattino a inventore nella Parigi di fine ottocento". A parlare è Fabio Porta, deputato del Pd eletto in Sud America, che ha celebrato oggi alla Camera dei Deputati, i familiari di Di Lello, questo personaggio che "appartiene a pieno titolo alla storia dell’emigrazione italiana".
Moderati dalla giornalista Laura Aprati, sono intervenuti, assieme all’on. Porta, il nipote dell’inventore, Luciano Tinto, che ne ha ricordato la storia, il Sindaco del paese di origine (Villa Santa Maria), Giuseppe Finamore, il curatore del Polo Museale della stessa località abruzzese, Antonio Di Lello, il Console onorario Alvaro Cotomacci, che si è molto impegnato per promuovere la figura di Di Lello, il Dirigente del Ministero delle Imprese, Alessandro Moroni, che ha annoverato Di Lello tra i grandi inventori italiani, il Presidente degli Abruzzesi nel Mondo, Prof. Nicola Mattoscio, che ha ricordato la forte dedizione degli abruzzesi al lavoro nei luoghi di emigrazione, ed il Segretario Generale dell’ACI, Gerardo Capozza, che ha annunciato iniziative comuni all’Amministrazione comunale di Villa Santa Maria per promuovere la figura di Luciano Di Lello e la storia del casco, che oggi salva la vita a tanta gente.
Proprio per questa ragione l’On. Porta ha voluto consegnare al nipote dell’inventore una targa alla memoria, a testimonianza del prezioso lavoro svolto con la realizzazione dei primi modelli di casco che si sono evoluti fino ad oggi seguendo sempre la stessa linea progettuale.
“Un faro nel buio. Un segnale di forte presenza e riscatto. Il risultato del Partito Democratico in Italia e in Europa è davvero straordinario. Oltre ogni più rosea aspettativa, raggiungiamo in Italia il 24,11% a soli quattro punto percentuale da Fratelli d’Italia (risultati qui). Affermandoci saldamente come la forza principale di opposizione, non solo in Italia, ma in Europa, dove grazie ai nostri 21 eletti saremo la prima delegazione del gruppo dei Socialisti e Democratici. In Belgio, il PD è il primo partito con il 35,01% (4695 voti) seguiti da AVS con il 16,6% (2226 voti). Un grande segnale anche dal resto d’Europa dove il PD si afferma con un totale percentuale del 30,29% (35263 voti) seguito da Fratelli d’Italia con il 18,56% (19954 voti)”. Questo il commento di Lanfranco Fanti, segretario della Federazione del Pd in Belgio, ai risultati delle elezioni europee dello scorso fine settimana.
“Un risultato come questo, in Italia e per gli italiani all'estero, è un'iniezione di energia e di fiducia per la nostra comunità, ci restituisce la consapevolezza di essere una forza popolare attiva e coraggiosa, che sarà sempre di più chiamata a far convergere e collaborare istanze sociali e politiche diverse ma unite nei valori della solidarietà europea”, scrive Fanti. “In questo senso oggi abbiamo una nuova e importantissima responsabilità. L'affermazione delle destre più tossiche in diversi Paesi dell'Unione, l'instabilità politica innescata dal voto europeo in Francia e in Germania, la pressione dei nemici esterni dell'Unione che usano le destre per minare la coesione in Europa, consegnano alla rappresentanza progressista nel nuovo Parlamento Europeo un ruolo delicatissimo nei prossimi anni. Anche nel nostro Belgio, specie nelle Fiandre, i risultati sono spaventosi, con una affermazione netta delle forze dell'estrema destra razzista e xenofoba. Dovremo saper far prevalere i valori democratici europei salvandoli dalla convenienza di alleanze e patti con forze che hanno come obiettivo dichiarato l'indebolimento della nostra casa comune. Dovremo essere parte integrante del governo europeo, protagonisti nelle varie Istituzioni e negli assetti che si definiranno nelle prossime settimane”.
Intanto, assicura l’esponente Pd, “siamo pronti a dare il benvenuto alla nostra delegazione. La nuova squadra degli eurodeputati democratici italiani sa che potrà contare sul sostegno dei talenti e competenze che hanno trovato nella nostra Federazione il punto di riferimento del loro impegno politico e sociale. Organizzeremo una serie di incontri e opportunità nelle prossime settimane e mesi – anticipa il segretario di Federazione – per conoscersi e fare conoscere ai nostri europarlamentari la variegata comunità di italiani in Belgio, naturalmente a partire dai nostri Circoli ed iscritti”.
“Infine la nota dolente, la bassa affluenza (meno del 50% in Italia e solo il 6,13% in Belgio). Su questo ultimo dato ho già ribadito quanto abbiano gravato sulla nostra comunità i disservizi e le scelte poco lungimiranti di non volere aprire più seggi in zone ad alta presenza italiana come le Fiandre. Ma ci torneremo come Federazione insieme ai Comites e alle altre associazioni a noi vicine con cui siamo già in contatto”, conclude Fanti. “Grazie a tutti voi per il sostegno, il voto e la vicinanza. La sfida ora è molto difficile ma anche grazie a questo risultato abbiamo gli strumenti per affrontarla. Noi dall'Europa, dal Belgio siamo pronti a dare il nostro contributo”. (focus\aise)