La voce degli eletti all’estero (2)

ROMA – focus/ aise – Un viaggio nel cuore verde del pianeta, dove si intrecciano storie di resistenza, devastazione e speranza. È questo il filo conduttore di “Amazzonia. L’ultima frontiera”, il nuovo libro del giornalista e analista politico Emiliano Guanella, edito da Castelvecchi per la collana Lupicattivi (2025).
Il volume sarà presentato mercoledì prossimo, 15 ottobre, alle ore 15.00, presso la Sala Enrico Berlinguer del Palazzo dei Gruppi Parlamentari della Camera dei deputati.
All’incontro interverranno: Chiara Braga, presidente del Gruppo PD della Camera dei deputati; Renato Mosca de Souza, ambasciatore del Brasile in Italia; Angelo Bonelli, deputato AVS e co-portavoce Europa Verde – Verdi; e Fabio Porta, deputato PD e presidente della Sezione di Amicizia Italia-Brasile UIP. All’appuntamento sarà presente l’autore Emiliano Guanella, che condividerà la sua esperienza e il suo sguardo sull’Amazzonia come luogo di contrasti e di profonda umanità.
In “Amazzonia. L’ultima frontiera”, attraverso un racconto vivido e documentato, Guanella accompagna il lettore nel vasto territorio amazzonico, dove le conseguenze dei cambiamenti climatici, della deforestazione e dello sfruttamento economico diventano lo specchio di una sfida globale. L’Amazzonia non è solo una frontiera geografica, ma un simbolo della battaglia per la sopravvivenza del pianeta e per un nuovo equilibrio tra uomo e natura.
"Si conclude una battaglia che ho portato avanti da quasi tre anni". Così, Christian Di Sanzo, deputato del Pd eletto in Nord e Centro America, ha commentato con soddisfazione l'approvazione di due emendamenti, di cui uno a sua prima firma e l'altro a prima firma del collega di partito eletto in Europa, Toni Ricciardi, riguardo il rilascio della Carta d'Identità Elettronica (CIE) per gli iscritti all'Aire presso i comuni in Italia.
"Oggi - ha spiegato Di Sanzo - gli iscritti Aire presso le anagrafi in Italia possono ricevere solo la versione cartacea della carta d’identità, ma è impedito loro di richiedere la Cie, se non presso i consolati che hanno generalmente lunghe liste di attesa". Si tratta, dunque, di "risolvere alcuni ostacoli tecnici che non avevano senso di esistere, ma il governo era stato sordo alle nostre richieste fino ad oggi. Nel Dl Servizi consolari, in discussione in questi giorni alla Camera" "abbiamo inserito due emendamenti del Partito Democratico sul tema" che "sono stati approvati all’unanimità".
Questi due emendamenti "permetteranno finalmente anche agli iscritti all’Aire di chiedere la Carta d’identità elettronica quando si trovano in Italia, liberando i consolati da un peso, e permettendo ai cittadini italiani residenti all’estero di richiedere un documento di identità quando si trovano in Italia, permettendo loro di accedere anche a tutti i servizi digitali della pubblica amministrazione tramite la Cie. Si tratta - ha concluso il parlamentare del Pd - una grande conquista che va a semplificare la vita degli italiani all’estero e a ridurre le liste d’attesa presso i Consolati".
La Senatrice del Pd eletta in Centro e Nord America, Francesca La Marca, è intervenuta il 7 ottobre in Aula tornando "per l'ennesima volta" sulla questione del mancato Accordo di reciprocità sulle patenti di guida con alcune Province canadesi (Ontario e Québec) e alcuni Stati Americani (New York e Florida). Una questione che, secondo lei, è "relativamente semplice e lineare" e che "potrebbe essere risolta in modo altrettanto semplice e lineare, ma che purtroppo dopo anni non si riesce a concludere". Insomma, una "never ending story".
"Dopo anni di interrogazioni, interventi, sollecitazioni varie, nonché un incontro diretto con il Premier e il Ministro dei trasporti della Provincia dell'Ontario, alla fine non si è concluso nulla - ha spiegato la senatrice La Marca -. La Provincia dell'Ontario ha inviato l'ultima bozza di accordo al Ministero dei Trasporti italiano mesi addietro, la Provincia del Québec addirittura nella scorsa primavera, senza però ricevere alcun riscontro".
La Marca si è poi soffermata in particolare su due Stati degli USA, ovvero New York e Florida. Due Stati "che hanno dimostrato interesse a siglare un accordo con il nostro Paese e che ospitano le comunità più folte di connazionali di tutti gli Stati Uniti, con numeri che aumentano ogni anno e dove l'Italia avrebbe tutto da guadagnare siglando con loro un accordo, questo Governo si dimostra completamente inflessibile, rifiutandosi di siglare direttamente con i singoli Stati".
La senatrice dem si è quindi appellata al Ministro Salvini: "non trascuri le sue comunità all'estero - come ha dimostrato di fare finora - rispondendo al più presto alle bozze inviate dalle due Province canadesi, e, in questo momento così complicato della gestione della politica statunitense, di dimostrare un pizzico di flessibilità siglando un accordo direttamente con i due Stati in questione, e non soltanto per dare risposte alle esigenze dei nostri connazionali nel mondo, che lo meritano, ma anche per tutelare l'immagine del nostro Paese". (focus\aise)