La voce degli eletti all’estero (3)

ROMA – focus/ aise - Durante l’esame della Legge di Bilancio, Christian Di Sanzo, deputato Pd eletto in Nord e Centro America, ha presentato, insieme ai colleghi del Partito Democratico, un ordine del giorno per impegnare il governo a riconoscere la possibilità dell’iscrizione volontaria al servizio sanitario nazionale anche agli italiani all’estero residenti nei paesi non appartenenti all'Unione Europea o all'area EFTA. A oggi, chi risiede in questi paesi, infatti, ha diritto solo a 90 giorni per le sole prestazioni di emergenza, e solo in caso non sia in possesso di una assicurazione pubblica o privata.
"Si tratta di una misura di giustizia e umanità", ha dichiarato il deputato. "Quello che ho chiesto col mio ordine del giorno è di dare accesso, anche agli italiani iscritti all'AIRE, all'iscrizione volontaria al servizio sanitario nazionale, tramite pagamento di un contributo di partecipazione proporzionale al reddito complessivo guadagnato. Questa misura è già esistente per molte categorie di cittadini non italiani che risiedono in Italia, ma non sono obbligati a iscriversi al servizio sanitario nazionale - si tratta quindi di espandere una misura già esistente anche ai cittadini iscritti all'AIRE".
"L'ordine del giorno presentato è stato approvato quasi all'unanimità dalla Camera", ha specificato Di Sanzo, secondo cui "l'approvazione di questo ordine del giorno marca un giorno storico, è infatti, la prima volta, che, in linea di principio, viene riconosciuto dal Parlamento il diritto all’assistenza sanitaria agli italiani all'estero, e quindi la possibilità di vedersi assegnato un medico di base e di poter accedere alle cure specialistiche, tramite pagamento di un contributo di partecipazione".
"Non illudiamoci, però", ha tenuto a sottolineare il parlamentare dem: "questa è solo una enunciazione di principio perché la strada per arrivare a una legge è ancora lunga, ma oggi, grazie alla mia iniziativa, si è compiuto un primo passo importante, perché dopo tanti anni di rivendicazioni, questo principio è stato finalmente riconosciuto. Spero quindi che l'approvazione di questo ordine del giorno possa spingere la mia proposta di legge in parlamento, la cui approvazione permetterebbe la copertura sanitaria completa anche agli Italiani iscritti all'AIRE, attraverso il pagamento di un contributo annuale".
“Durante le festività natalizie, l’export made in Italy ha toccato l’ennesimo record, segno che le eccellenze enogastronomiche italiane sono sempre più apprezzate nel mondo. Ma anche la dimostrazione che la nostra rete di piccole e medie imprese è fondamentale per la diffusione e la promozione del made in Italy oltre confine. Ecco perché è importante appoggiarle nel loro lavoro, con sostegni economici e incentivi atti ad aumentare la capacità di esportazione delle Pmi italiane”. È quanto dichiarato da Vincenzo Odoguardi, vicepresidente MAIE, in una nota.
"Come MAIE, da sempre ci battiamo per questo: stando al governo, abbiamo trovato fondi necessari all’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese italiane, senza dimenticare l’importanza della Camere di commercio italiane nel mondo, alle quali pure abbiamo garantito negli anni della pandemia cinque milioni di euro di fondi extra per sostenerle nel proprio lavoro", ha proseguito Odoguardi. "Non dobbiamo dimenticare, poi, la lotta al cosiddetto fenomeno dell’italian sounding, ovvero la diffusione del falso made in Italy. Come Movimento Associativo Italiani all’Estero abbiamo sostenuto il Ddl made in Italy, che tra i suoi obiettivi ha proprio quello del contrasto a quei prodotti che nel nome o nella confezione richiamano l’Italia ma che di italiano non hanno nulla".
Il vicepresidente MAIE ha dunque spiegato di condividere, dunque, "le osservazioni di Stefano Ruvolo, presidente di Confimprenditori, quando spiega che più imprese avranno la capacità e la forza di esportare il Made in Italy, meno prodotti contraffatti ci saranno a livello internazionale e maggiore sarà la quota di esportazione e la crescita del Paese".
"Nel 2024 – ha assicurato in conclusione Odoguardi - continueremo a lavorare all’interno delle massime istituzioni italiane per fare in modo che i prodotti d’eccellenza italiani siano sempre più presenti e apprezzati oltre confine: lo faremo con proposte di legge tese a rafforzare ulteriormente e a proteggere il vero made in Italy nel mondo". (focus/aise)