La voce degli eletti all’estero

ROMA – focus/ aise – La Camera dei deputati ha approvato ieri la proposta di legge che consente ai cittadini italiani iscritti all’AIRE e residenti in Paesi extra UE ed extra EFTA di aderire volontariamente al Servizio sanitario nazionale tramite un contributo annuale di 2.000 euro. Le norme attualmente in vigore restano immutate: chi risiede all’estero senza una copertura sanitaria locale continuerà ad avere accesso esclusivamente alle cure urgenti per un periodo limitato.
Approvata ieri dalla Camera, la proposta di legge passerà ora all’esame dalla Camera.
Nel corso del dibattito parlamentare, Fabio Porta, deputato Pd eletto in Sud America, ha sottolineato la necessità di criteri più equi per il calcolo del contributo, chiedendo che l’importo non sia uniforme ma proporzionato al reddito e al potere d’acquisto del Paese di residenza. Una richiesta particolarmente sentita nelle comunità italiane dell’America meridionale, dove le condizioni economiche sono spesso molto diverse da quelle nordamericani ed europee.
Questi principi, proposti da Porta nell’emendamento poi respinto dal Governo, sono stati tuttavia ripresi e integrati nell’ordine del giorno 9/1042-A/3, successivamente accolto dall’Aula.
L’odg impegna l’Esecutivo a valutare, nei futuri provvedimenti legislativi e nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica, una riduzione progressiva del contributo richiesto agli italiani AIRE extra UE ed extra EFTA, in coerenza con i principi costituzionali di equità, universalità e solidarietà. Un orientamento politico che riporta al centro del confronto parlamentare la necessità di tenere conto delle differenti condizioni economiche dei connazionali nel mondo.
“Prendiamo questa approvazione come un segnale utile per mantenere alta l’attenzione – ha dichiarato Porta – e per fare in modo che la proposta di legge ampli davvero i diritti dei nostri connazionali senza compromettere l’esistente. Continueremo a batterci perché il contributo sia proporzionato e sostenibile per tutti”.
Dopo i congressi in Sud America (San Paolo, Brasile, e Patagonia Argentina, solo per restare ai più recenti), il Movimento Associativo Italiani all’Estero, fondato e presieduto da Ricardo Merlo, il 23 novembre scorso si è ritrovato al Congresso in Costa Rica. Secondo gli organizzatori l’evento “è stato un enorme successo”.
Delegati e coordinatori MAIE provenienti da tutta l’America Centrale e dal Nord America, rappresentanti delle associazioni e delle istituzioni italiane locali, esponenti del mondo imprenditoriale e del tessuto culturale italo-costaricense: oltre trecento connazionali si sono riuniti presso il DoubleTree Center per partecipare al Congresso organizzato da Paola Ceccon, coordinatrice MAIE CR, col sostegno e la supervisione di Giuseppe Cacace, coordinatore MAIE America Centrale.
Zeneida Chavez, Sindaca di Belén, aprendo la giornata con il suo intervento, ha sottolineato l’importanza della presenza italiana nella comunità locale: “gli italiani sono parte integrante della nostra storia. La loro cultura, la loro laboriosità e il loro spirito di comunità hanno arricchito il nostro Paese. Questo congresso è un momento per onorare le radici e costruire insieme il futuro”.
Ad aprire i lavori veri e propri del Congresso è stato il presidente del MAIE, Ricardo Merlo, che ha voluto sottolineare l’importanza – come Movimento – di mantenere sempre la propria identità, la propria autonomia, rispetto alle altre forze politiche italiane. Ha ribadito con forza la contrarietà del MAIE nei confronti del cosiddetto “decreto della vergogna” voluto dal ministro degli Esteri Antonio Tajani: “Così noi italiani siamo un popolo destinato all’estinzione”.
L’ex Sottosegretario agli Esteri ha inoltre evidenziato come, al giorno d’oggi, una buona politica non possa prescindere da una buona comunicazione. Avviandosi alla conclusione, ha messo l’accento sulla necessità di continuare a lavorare uniti e organizzati per prepararsi a vincere le sfide che verranno.
Vincenzo Odoguardi, vicepresidente MAIE, da parte sua ha dichiarato: “come Movimento Associativo Italiani all’Estero la nostra priorità è difendere i diritti degli italiani nel mondo, dovunque essi siano. È per questo, per esempio, che non smetteremo mai di combattere la battaglia per rivedere l’assurdo decreto Tajani, quello con cui il governo italiano ha deciso di limitare drasticamente la trasmissione della cittadinanza ius sanguinis”.
Odoguardi ha poi volto lo sguardo al Nord America: “ringrazio per la loro presenza i coordinatori provenienti da Usa e Canada: con loro ci rivedremo presto, perché dall’inizio del prossimo anno partiranno iniziative MAIE nelle principali circoscrizioni consolari degli Stati Uniti e in terra canadese”.
Al Congresso sono intervenuti tutti i coordinatori d’area. Tra questi: Dennis Casco (Miami), Antonio Mariniello (Messico), Giuseppe Vijil e Eduardo Brocato (Honduras), Sebastian Marcucci (Guatemala), Enrico Bombarda (Cuba), Andrea Cecchi (Bahamas), oltre a tutto il coordinamento nazionale del MAIE Costa Rica.
Il congresso si è concluso con uno spazio aperto alle domande del pubblico e un brindisi tricolore, accompagnato da un aperitivo all’italiana, in un clima di festa e comunità.
“Welcome in Siria – Surreal Tour” è un filo rosso che collega dieci città italiane, una comunità di lettori in movimento e un autore che ha deciso di scrivere della Siria con lo sguardo libero dell’esploratore. Nel tempo che ci impone da un lato la sosta e dall’altro l’accelerazione, questo filo rosso approda ora a Roma, alla Camera dei Deputati dove, il prossimo 2 dicembre, presso la Sala Stampa, il deputato del Pd eletto in Sud America, Fabio Porta, accoglierà Angelo Maddalena, per l’ultima tappa di un tour che è già diventato un piccolo caso culturale.
Il libro edito da Siké, è il frutto del viaggio compiuto da Maddalena nel 2023, attraverso un Paese ferito ma vivo, colmo di accoglienza e complicazioni. Non un “reportage” tradizionale ma un intreccio di voci, incontri e domande: quelle lasciate in sospeso dal gesuita Paolo Dall’Oglio, quelle evocate dalle pagine intense di Samar Yazbek e quelle che cadono lungo le strade polverose di un popolo capace di sorprendere chi arriva con il bagaglio troppo pieno dell’Occidente.
La tournée autunnale, partita a ottobre da Messina, ha toccato librerie indipendenti, festival, spazi culturali e luoghi che custodiscono storie di resilienza: da Trieste al Parco Culturale San Giovanni, alla Torino multiculturale, fino alle ultime tappe in Liguria e a Siena. Ovunque, Maddalena ha condiviso non solo il testo del libro ma anche i brani del suo nuovo album Camminando s’apre cammino, trasformando ogni presentazione in un incontro umano prima ancora che letterario.
A Roma, per questa data conclusiva, il dialogo si allargherà grazie agli interventi dell'on. Porta, dell’on. Lia Quartapelle, vicepresidente della Commissione Affari Esteri, e del giornalista Riccardo Cristiano, da anni impegnato nel raccontare la figura e l’eredità di Dall’Oglio. A moderare l’incontro sarà Gianni Lattanzio, direttore editoriale di MeridianoItalia.
Sarà l’occasione non solo per presentare un libro, ma per restituire la complessità di un viaggio che attraversa confini geografici e interiori. Perché, come scrive Nello Scavo nella prefazione, Welcome in Siria è un libro che “riordina emozioni, speranze, preghiere, sogni”. Ed è forse proprio questo il motivo per cui tante persone hanno scelto di seguirlo tappa dopo tappa. (focus\aise)