La voce degli eletti all’estero

ROMA – focus/ aise – “Ho appreso con profondo dolore la notizia della scomparsa dell’amico Amato Berardi, venuto a mancare mentre si trovava a Roma. Amato era un galantuomo, un’anima buona”. Così Simone Billi, deputato della Lega eletto in Europa e Presidente del Comitato sugli Italiani nel Mondo, nel dare notizia della scomparsa dell’ex deputato eletto in Centro e Nord America.
“Lo ricordo per il suo impegno instancabile nel costruire e rafforzare i legami tra l’Italia e gli Stati Uniti: viveva a Filadelfia, già deputato della Repubblica Italiana eletto nella circoscrizione Estero – Nord e Centro America, tra i fondatori della NIAPAC, promotore di iniziative di grande valore per la nostra comunità italiana all’estero”, annota Billi.
“Partito da Longano (Isernia) negli anni ’70, con il lavoro e il sacrificio si era fatto un nome nella comunità, raggiungendo successo personale e professionale. Ma soprattutto – sottolinea il deputato – ha dedicato energie e tempo a sostenere la comunità italiana negli Stati Uniti e ad aiutare chi era più in difficoltà”.
“Nel 2024 sono stato a trovarlo a Longano – ricorda Billi – e ho avuto il privilegio di essere suo ospite a Philadelphia: un ricordo personale che custodisco con rispetto e gratitudine. Alla moglie Maddalena, al figlio Carmelo, alla figlia Carmelina, e a tutti coloro che gli hanno voluto bene – conclude il parlamentare – giungano la mia vicinanza e le mie più sincere condoglianze”.
“Secondo quanto segnalato dall’Unità di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia (UIF), l’Ambasciata russa in Italia avrebbe effettuato nel 2022 movimentazioni di denaro contante particolarmente ingenti sui propri conti, destando sospetti di possibili tentativi di aggirare le sanzioni europee imposte alla Federazione Russa”. È quanto dichiara la deputata di Azione Federica Onori, segretaria della Commissione Esteri, che già nel febbraio 2023 aveva presentato “un’interrogazione ai ministri competenti per chiedere chiarimenti sulla vicenda, ma non abbiamo avuto alcun riscontro”.
“Ne presenteremo un’altra”, anticipa Onori, “augurandoci almeno stavolta di ottenere delle risposte concrete”, conclude.
"Come nelle peggiori pratiche dei regimi autoritari, alla vigilia del referendum sulla riforma costituzionale sulla giustizia, pare che il governo Meloni sia intenzionato ad impedire l'esercizio del voto a milioni di cittadini italiani residenti all'estero". Così in una nota Luciano Vecchi, Responsabile per gli italiani nel mondo del Partito Democratico.
"Prevedere come unica modalità il voto in presenza nei consolati renderebbe infatti impossibile l'esercizio di un diritto costituzionale fondamentale ai milioni di concittadini che vivono lontano da essi nei cinque Continenti”, spiega Vecchi, secondo cui “anche in questo caso, con la parola “riforma”, si intenderebbe manipolare preventivamente l'esito di una consultazione popolare”.
“Nulla a che vedere – riflette Vecchi – con l'affrontare le problematiche reali relative all'espressione del voto all'estero. Per questo sarebbe sufficiente adottare le proposte approvate all'unanimità dal Consiglio Generale degli Italiani all'Estero lo scorso 19 giugno. Chiediamo che questa ulteriore vergognosa intenzione venga immediatamente smentita. Oltre ad essere un evidente segnale di paura sull'esito del referendum - conclude Vecchi - sarebbe un altro passo del governo Meloni nell'opera di smantellamento dei più elementari diritti di cittadinanza delle comunità italiane nel mondo che dovrebbero invece essere considerate una risorsa fondamentale per il futuro dell'Italia". (focus\aise)