Le forme del Made in Italy

ROMA – focus/ aise – Annunciato ufficialmente il ritorno della nona edizione “IO VINO 2026”, l'unico ed esclusivo evento dedicato alla selezione dei vitigni autoctoni Marche e Campania che, anche quest’anno, si terrà domenica 15 marzo 2026 nella riconfermata sede Courtyard by Marriott Roma Central Park.
La manifestazione, nata nel 2016 dall’idea di Romina Lombardi e Manilo Frattari, founder e organizzatori di IO VINO, è punto di riferimento per operatori specializzati, esperti e comunicatori del mondo del vino mosso a promuovere vignaioli e varietà territoriali della dorsale Appenninica centrale. Il format dell’evento continua a raccontare due territori caratterizzati da un profondo valore umano e da un importante capitale ampelografico di riconosciuta importanza nella storia della viticoltura nazionale.
Definite anche le tre masterclass di approfondimento su due vitigni autoctoni rappresentativi le due regioni del Centro e del Sud Italia: Alessandro Marra, esperto di settore e curatore della guida Slow Wine Campania, parlerà dello Sciascinoso per la Campania, mentre il Grenache del Piceno sarà al centro dell’incontro con Pierpaolo Rastelli, influente critico enogastronomico e responsabile guida per le Marche del Gambero Rosso.
La terza masterclass “Pietanze territoriali in abbinamento” sarà condotta da Romina Lombardi, organizzatrice di Io Vino, in collaborazione con autorevoli giornalisti del mondo enogastronomico. Un incontro dedicato alla valorizzazione dei prodotti e delle tradizioni regionali, attraverso un percorso di degustazione che esplora il dialogo tra cucina e territorio, mettendo in luce le eccellenze regionali e le migliori espressioni vinicole di Campania e Marche.
Anche quest’anno, Alessio Pietrobattista, coordinatore ai riconoscimenti IO VINO, è l’incaricato all’assegnazione del “Premio della Critica - Miglior Sciascinoso 2026” e il “Premio della Critica - Grenache del Piceno 2026” e “Premio del Pubblico - Miglior Cantina 2026”.
È stata inaugurata presso il DX Design Hub di Hong Kong la mostra “FABRICa: Italian Textile Style and Innovation”, promossa dal Consolato Generale d’Italia a Hong Kong con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in collaborazione con l’Hong Kong Design Centre. L’esposizione, ideata da CMS Cultura e curata da Giulia Fortunato su progetto dell’architetto Corrado Anselmi, sarà aperta al pubblico dal 25 ottobre al 26 novembre.
L’iniziativa, parte del programma ufficiale della Business of Design Week (BoDW) 2025, principale evento dedicato al design a Hong Kong che nel 2025 ha un focus specifico sull’Italia, racconta attraverso sei moduli immersivi l’evoluzione del tessile italiano, dalle antiche manifatture di lana e seta ai più recenti tessuti tecnici e sostenibili, celebrando la creatività, la ricerca e l’innovazione che da sempre contraddistinguono il Made in Italy. Installazioni, tessuti e materiali riciclati offrono un’esperienza multisensoriale che unisce tradizione e futuro.
“Questa mostra intreccia storia, territorio e innovazione, raccontando come il tessile continui a definire l’identità e la creatività italiane”, ha dichiarato Carmelo Ficarra, console generale d’Italia a Hong Kong.
In parallelo, la mostra locale “Engineered Reverie: Hong Kong’s Textile Futures”, curata da Elaine Yan Ling Ng di The Fabrick Lab, esplora il futuro dell’artigianato tessile di Hong Kong in dialogo con la visione italiana.
Con FABRICa, l’Italia conferma il proprio ruolo da protagonista alla BoDW 2025, rafforzando il legame creativo con Hong Kong e la leadership italiana nel campo del design e dell’innovazione tessile.
L’inaugurazione della mostra conclude una tre giorni dedicata al design italiano a Hong Kong durante i quali si sono svolti seminari e workshop tematici. Il 22 ottobre, rappresentanti di POLI.design, Istituto Europeo di Design e Domus Academy si sono intrattenuti sul legame tra design e intelligenza artificiale, mentre il giorno successivo l’Associazione Lineapelle e la scuola L’Immagine Ritrovata di Bologna hanno illustrato le eccellenze italiane rispettivamente nel capo della lavorazione della pelle e del restauro di pellicole cinematografiche. È stata inaugurata oggi presso il DX Design Hub di Hong Kong la mostra “FABRICa: Italian Textile Style and Innovation”, promossa dal Consolato Generale d’Italia a Hong Kong con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in collaborazione con l’Hong Kong Design Centre. L’esposizione, ideata da CMS Cultura e curata da Giulia Fortunato su progetto dell’architetto Corrado Anselmi, sarà aperta al pubblico dal 25 ottobre al 26 novembre.
L’iniziativa, parte del programma ufficiale della Business of Design Week (BoDW) 2025, principale evento dedicato al design a Hong Kong che nel 2025 ha un focus specifico sull’Italia, racconta attraverso sei moduli immersivi l’evoluzione del tessile italiano, dalle antiche manifatture di lana e seta ai più recenti tessuti tecnici e sostenibili, celebrando la creatività, la ricerca e l’innovazione che da sempre contraddistinguono il Made in Italy. Installazioni, tessuti e materiali riciclati offrono un’esperienza multisensoriale che unisce tradizione e futuro.
“Questa mostra intreccia storia, territorio e innovazione, raccontando come il tessile continui a definire l’identità e la creatività italiane”, ha dichiarato Carmelo Ficarra, console generale d’Italia a Hong Kong.
In parallelo, la mostra locale “Engineered Reverie: Hong Kong’s Textile Futures”, curata da Elaine Yan Ling Ng di The Fabrick Lab, esplora il futuro dell’artigianato tessile di Hong Kong in dialogo con la visione italiana.
Con FABRICa, l’Italia conferma il proprio ruolo da protagonista alla BoDW 2025, rafforzando il legame creativo con Hong Kong e la leadership italiana nel campo del design e dell’innovazione tessile.
L’inaugurazione della mostra conclude una tre giorni dedicata al design italiano a Hong Kong durante i quali si sono svolti seminari e workshop tematici. Il 22 ottobre, rappresentanti di POLI.design, Istituto Europeo di Design e Domus Academy si sono intrattenuti sul legame tra design e intelligenza artificiale, mentre il giorno successivo l’Associazione Lineapelle e la scuola L’Immagine Ritrovata di Bologna hanno illustrato le eccellenze italiane rispettivamente nel capo della lavorazione della pelle e del restauro di pellicole cinematografiche. (focus\aise)