Le vie del commercio estero

ROMA – focus/ aise - È l’Estremo Oriente la prima destinazione di Vinitaly Preview 2024, il programma di promozione internazionale della manifestazione di bandiera del vino made in Italy che, a partire da venerdì scorso, sbarca prima a Seoul e poi a Tokyo (oggi, 15 gennaio) per incontrare oltre 100 operatori e professionisti del settore. I due appuntamenti rappresentano le tappe di ripartenza della staffetta in 10 mercati strategici della domanda di vino italiano all’estero partita ad ottobre 2023, una maratona internazionale che quest’anno, dopo Corea del Sud e Giappone, volerà in Svezia, Austria, Regno Unito e Belgio. Queste iniziative si inseriscono nel più ampio piano di internazionalizzazione di Vinitaly, che prevede rassegne e roadshow per un totale di 19 eventi in 14 Paesi.
A incontrare gli operatori specializzati nella capitale coreana assieme al presidente di Veronafiere Federico Bricolo sono stati l’Ambasciatrice d’Italia a Seoul, Emilia Gatto, e Ferdinando Gueli, direttore Ice Seoul. Lunedì 15, il presidente si sposterà a Tokyo, dove accoglierà gli stakeholder giapponesi con il presidente di Ice Matteo Zoppas, Gianluigi Benedetti, Ambasciatore d’Italia in Giappone, Anna Iele, esperta agricola della Sezione per le Politiche Agroalimentari dell’Ambasciata, e il direttore dell'Ufficio ICE di Tokyo, Gianpaolo Bruno.
“Ripartiamo con il format che negli ultimi anni ci ha consentito di intercettare operatori, stakeholder e professionisti stranieri altamente qualificati – commenta Federico Bricolo, presidente di Veronafiere –, in un’area geografica molto interessante per il vino italiano ma dove soffriamo ancora troppo il confronto con i competitor francesi”.
Tra le maggiori potenze economiche dell’Asia, la Corea del Sud è infatti una piazza di approdo sempre più strategica, in particolare per le produzioni di qualità di tutte le tipologie enologiche. Le importazioni di vino (favorite da un rilevante aumento del reddito pro-capite) sono più che raddoppiate tra il 2019 e il 2022, periodo in cui i vini italiani hanno registrato un balzo del +131%, solo in parte ridimensionato dal difficile contesto congiunturale dell’ultimo anno.
Qui l’Italia rappresenta solo il terzo fornitore, con una quota di mercato (15%) dimezzata rispetto alla Francia. Un dominio che si riscontra anche in Giappone, dove quasi 6 bottiglie importate su 10 sono francesi e dove le etichette made in Italy conquistano solo la medaglia d’argento con il 12% del mercato. Ciononostante, con importazioni per oltre 200 milioni di euro l’anno, il Giappone è storicamente il principale partner del vino italiano in Asia. Le vendite nel Paese sono sempre più orientate verso prodotti di qualità, e oltre l’80% delle importazioni è rappresentato da vini Dop e Igp (dati Osservatorio Uiv-Vinitaly).
Si è tenuto presso la sede della CNA nazionale a Roma un incontro tra i rappresentanti della Confederazione e i vertici dell’Ambasciata dell’Oman in Italia.
L’incontro, facilitato dall’Istituto Mediterraneo per l’Asia e l’Africa (Ismaa), è stata l’occasione per evidenziare le opportunità che il Paese della penisola araba può offrire al sistema delle imprese italiane.
Presenti all’incontro per parte omanita: l’ambasciatore del Sultanato dell’Oman in Italia, Nazar Al-Said; la consigliera Asila Alkiyumi, e il vice ambasciatore e dirigente del ministero dell’Agricoltura, delle risorse Idriche e della Pesca, Masood Alazri. Per la CNA hanno partecipato; Antonio Franceschini, responsabile Ufficio promozione e mercato internazionale; Manuela Grammel, ufficio promozione e mercato internazionale; Valentina Di Berardino, responsabile CNA Produzione; Cristiano Tomei, responsabile CNA Turismo e Commercio; e per CNA Agroalimentare, Mauro Vestri. L’Istituto mediterraneo per l’Asia e l’Africa è stato rappresentato dal presidente, Maurizio Barnaba, dal segretario generale, Vincenzo Valenti, e dal consigliere, Carlo Neri.
Nel corso della riunione sono state discusse tematiche legate ai processi per la sicurezza alimentare e alle tecnologie per il settore agroindustriale e per la trasformazione agroalimentare. Sono state, inoltre, analizzate ipotesi di collaborazione nell’ambito del turismo.
L’incontro si è concluso con la definizione di due appuntamenti di approfondimento da dedicare al settore delle tecnologie nel prossimo mese di marzo e al turismo nel prossimo mese di ottobre, lavorando al contempo alla strutturazione di una missione imprenditoriale da realizzarsi entro l’anno. (focus\ aise)