L’eco dell’UE

ROMA – focus/ aise – “Qualsiasi fonte di reddito che consenta al Cremlino di continuare la sua aggressione è un bersaglio”. Così l'Alto Rappresentante/Vicepresidente della Commissione europea, Kaja Kallas, che ha presentato il 19° pacchetto di sanzioni contro la Russia che la Commissione ha proposto agli Stati membri. Il pacchetto comprende il divieto totale di transazione per le banche e gli istituti finanziari russi, compresi quelli che operano in paesi terzi; il divieto di investimenti nelle Zone Economiche Speciali russe legate alla guerra; ulteriori misure nei confronti degli attori cinesi che sostengono l'industria militare russa.
Ma, ha aggiunto Kallas, “la principale fonte di reddito della Russia per finanziare la sua guerra illegale è ancora l'esportazione di energia”.
Per questo il pacchetto prevede il divieto totale delle importazioni di GNL russo entro gennaio 2027; la revoca delle restanti esenzioni per Rosneft e Gazprom Neft e l'estensione delle sanzioni alla “flotta ombra” russa e ai suoi finanziatori, incluse 118 nuove navi.
Queste nuove sanzioni, ha detto Kallas, “limiteranno anche l'accesso della Russia a tecnologie come l'intelligenza artificiale e i dati geospaziali, nonché a risorse critiche che alimentano la produzione di armi. Tra queste rientrano quelle ricevute da fornitori stranieri, tra cui Cina e India”.
Posto che “le forze russe continuano a strappare i bambini ucraini alle loro famiglie e a deportarli nei campi di rieducazione”, il pacchetto propone anche “sanzioni contro gli individui coinvolti nel rapimento e nell'indottrinamento di bambini ucraini”.
L'Europa, ha ribadito Kallas, “vuole la pace per l'Ucraina. Ma nonostante settimane di sforzi diplomatici, la Russia non fa che intensificare la sua aggressività e sta ora violando i confini dell'Unione Europea. Privare Mosca dei mezzi per combattere è essenziale per porre fine a questa guerra e proteggere la sicurezza del nostro continente”.
Nel futuro, ha concluso, “intensificheremo la pressione sulla Russia con sanzioni sempre più severe, unite al sostegno militare all'Ucraina, finché la Russia non accetterà una pace autentica, giusta e duratura”.
È stata inaugurata il 9 settembre scorso a Roma la mostra “Pioniere. Le donne che hanno fatto l’Europa” allestita presso Esperienza Europa - David Sassoli fino al 22 settembre, per poi spostarsi presso la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea.
Rivoluzionarie, avvocate, funzionarie, sindacaliste, docenti. Curata da Giulia Mirandola e Pina Caporaso, con le illustrazioni di Michela Nanut, la mostra racconta il ruolo delle donne nella nascita e nel rafforzamento dell’Europa unita attraverso alcune biografie significative di alcune protagoniste: Anna Siemsen, Sophie Scholl, Ada Rossi, Ursula Hirschmann, Fausta Deshormes La Valle, Simone Veil, Louise Weiss, Fabrizia Baduel Glorioso, Eliane Vogel-Polsky, Sofia Corradi e Jo Cox.
Il progetto espositivo è un adattamento di illustrazioni e testi tratti dall’omonimo albo illustrato pubblicato nel 2022 dalla casa editrice Settenove. La mostra itinerante è stata prodotta nel 2024 dal Centro per la Cooperazione Internazionale a partire da un’idea del Comune di Rovereto, che ha poi sostenuto il progetto. Tra aprile 2024 e giugno 2025, l’esposizione ha toccato numerose scuole roveretane e altre realtà culturali, in Trentino e non solo. Ora ha trovato ospitalità presso il prestigioso spazio di Esperienza Europa - David Sassoli del Parlamento europeo a Roma grazie al convinto sostegno di Europe Direct Trentino incardinato nell’Umse Europa della Provincia autonoma di Trento.
Chiarire i diritti dei viaggiatori all’informazione, alla cancellazione del viaggio, al rimborso e all’assistenza per il rimpatrio in caso di fallimento dell’organizzatore o di circostanze impreviste che interrompano il viaggio. E anche definire cosa costituisce un pacchetto turistico e includere regole armonizzate per l’uso dei voucher.
Sono questi gli obiettivi della nuova riforma sulla Direttiva sui pacchetti turistici per rafforzare la protezione dei viaggiatori in caso di interruzioni o fallimenti per la quale gli eurodeputati si sono detti, tramite una posizione negoziale adottata l’11 settembre, pronti a negoziare.
Con 535 voti a favore, 36 contrari e 47 astensioni, i deputati Ue hanno ribadito il loro sostengono alla proposta della Commissione UE di aggiornare le regole a tutela dei viaggiatori basandosi sulle esperienze maturate durante la pandemia e in seguito ai fallimenti di alcune agenzie di viaggio di alto profilo.
I voucher sono stati al centro delle discussioni durante la pandemia. Gli eurodeputati vogliono garantire il diritto dei consumatori a rifiutare i voucher e richiedere invece un rimborso entro 14 giorni. Inoltre, se il voucher viene accettato ma non utilizzato pienamente, il valore residuo deve essere rimborsato al viaggiatore alla scadenza. Secondo le proposte, i voucher potranno avere validità fino a 12 mesi, prorogabile o trasferibile una sola volta.
I voucher devono essere garantiti anche in caso di insolvenza del tour operator e il loro valore deve corrispondere almeno all’ammontare del rimborso spettante. I titolari devono avere priorità nella scelta dei servizi di viaggio e devono poter utilizzarli per qualsiasi servizio offerto dall’organizzatore, in una o più soluzioni.
Nelle nuove regole vengono chiarite anche le condizioni di cancellazione. In caso di circostanze inevitabili o straordinarie nella località di partenza o destinazione prima del viaggio, o che ne compromettano lo svolgimento, i viaggiatori possono cancellare senza penali e ottenere il rimborso totale.
La giustificazione della cancellazione deve essere valutata caso per caso. Tuttavia, ogni avviso ufficiale di viaggio emesso fino a 28 giorni prima della partenza deve essere considerato un elemento rilevante.
Pur sostenendo in linea generale le proposte della Commissione, i deputati hanno eliminato il limite sugli acconti dei clienti ai tour operator. La Commissione proponeva un massimo del 25% del costo totale alla prenotazione e saldo entro 28 giorni dalla partenza, mentre i deputati ritengono che la decisione debba spettare ai singoli Stati membri.
“Il nostro obiettivo e rafforzare realmente i diritti dei consumatori, che è uno dei modi migliori per servire i nostri cittadini. Per quanto riguarda i pacchetti turistici, situazioni straordinarie possono causare molta tensione se non si è in grado di viaggiare - ha dichiarato dopo il voto il relatore Alex Agius Saliba (S&D, MT) -. Vogliamo stabilire chiaramente che in tali casi il consumatore può annullare il pacchetto e ricevere un rimborso completo entro 14 giorni, così da poter prenotare un’altra vacanza. La protezione dei consumatori sulla carta è positiva, ma l’attuazione sarà fondamentale. Per questo introduciamo un meccanismo obbligatorio di reclamo per i viaggiatori, che contribuirà a garantire il rispetto dei loro diritti”. (focus\aise)