Vento d’Europa

ROMA – focus/aise - Una conferenza ad alto livello sulla gestione delle crisi nell'Unione e nel resto del mondo, organizzata dalla Commissione europea insieme al Centro per la politica di sicurezza di Ginevra, ha esaminato le modalità per anticipare e gestire le crisi, e affrontato questioni quali la condivisione di conoscenze per contribuire ad affrontare al meglio i rischi futuri.
L'evento ha riunito 100 oratori e partecipanti di alto profilo coinvolti nella formulazione della gestione delle crisi provenienti da istituzioni dell'UE e degli Stati membri, partner internazionali e mondo accademico.
La necessità di migliorare la gestione delle crisi è emersa a causa di gravi e complesse minacce transfrontaliere degli ultimi anni, come la guerra di aggressione russa contro l'Ucraina, la pandemia di COVID-19 e numerose crisi umanitarie.
"Viviamo in un'epoca di crisi. Catastrofi di ogni genere fanno ormai parte della realtà quotidiana degli europei e la risolutezza dell'Europa è costantemente messa alla prova da combinazioni di minacce sempre maggiori”, ha detto il Commissario per la Gestione delle crisi, Janez Lenarcic. “Questa conferenza è un'occasione per valutare come produrre una cultura europea della gestione delle crisi più forte e coordinata, che ponga al centro processi decisionali basati su dati scientifici”.
I cittadini, ha sostenuto la Commissaria per l'Innovazione, la ricerca, la cultura, l'istruzione e i giovani, Iliana Ivanova, "vogliono chiaramente che l'UE sia forte e resiliente di fronte alle crisi che colpiranno il continente. È per questo motivo che la conferenza, sostenuta da dati forniti dal polo scientifico interno della Commissione, è così importante. Insieme dobbiamo anticipare meglio le crisi, gestirle utilizzando la ricerca e l'innovazione, adattarci e diventare più resilienti".
Il Centro comune di ricerca della Commissione sta conducendo ricerche sulle tecnologie di gestione delle crisi, sul trattamento e sull'analisi delle immagini satellitari e sui sistemi per sostenere la capacità dell'UE di prevenire, prepararsi e rispondere alle catastrofi. In una relazione pubblicata questa settimana, il Centro comune di ricerca esamina i rischi transfrontalieri ed emergenti che l'Europa si trova ad affrontare.
35.511 giovani riceveranno dalla Commissione europea biglietti per viaggiare in Europa gratuitamente, già a partire da quest'estate. Si tratta dei risultati dell'ultima tornata del programma DiscoverEU, parte del programma Erasmus+, annunciati oggi, 3 giugno, dalla Commissione.
DiscoverEU offre ai diciottenni residenti negli Stati membri dell'UE e nei paesi associati a Erasmus+ la possibilità di viaggiare in tutta Europa ed esplorarne la diversità. I giovani che si sono aggiudicati in titoli di viaggio possono scoprire il patrimonio culturale, conoscere la storia ed entrare in contatto con persone provenienti da tutto il continente.
"In termini di numeri, questa tornata di candidature è la più riuscita da quando nel 2021 DiscoverEU è entrato a far parte del programma Erasmus+ - ha spiegato Iliana Ivanova, Commissaria per l'Innovazione, la ricerca, la cultura, l'istruzione e i giovani -. Sono felice che così tanti giovani avranno la possibilità di scoprire l'Europa ed esplorarne la cultura e la storia. L'entusiasmo crescente dei giovani, evidenziato durante l'Anno europeo dei giovani del 2022 e la Settimana europea della gioventù 2024, è davvero stimolante."
I giovani che si sono aggiudicati un biglietto potranno viaggiare da soli o in gruppi di massimo cinque persone tra il 10 luglio 2024 e il 30 settembre 2025. Oltre 180.000 giovani si sono candidati alla tornata di aprile 2024, portando così il numero di candidature a 1,4 milioni dalla nascita del programma nel 2018.
È possibile candidarsi a DiscoverEU due volte all'anno, in primavera e in autunno. Ai candidati selezionati viene offerto un biglietto valido per viaggiare di norma in treno. I viaggiatori ricevono anche una carta europea per i giovani, che offre sconti su visite culturali, attività di apprendimento, sport, trasporti locali, alloggio e cibo.
D'intesa con gli Stati membri dell'Ue, la Commissione europea ha sospeso le autorizzazioni all'immissione in commercio di diversi medicinali generici testati dalla società indiana Synapse Labs, a causa di prove insufficienti circa l'affidabilità dei dati sperimentali. La decisione si basa su una valutazione scientifica dell'Agenzia europea per i medicinali (EMA).
L'Ue dispone di una procedura di approvazione dei medicinali stringente e rigorosa per garantire i più elevati standard in materia. L'EMA ha stabilito che i test di Synapse Labs sui farmaci generici in questione non soddisfacevano le stringenti prescrizioni dell'Ue in materia di prove a dimostrazione dell’equivalenza con i medicinali di riferimento.
Le autorizzazioni sono pertanto sospese fino a quando i produttori non avranno fornito dati validi e affidabili circa l'equivalenza dei farmaci, dimostrando, cioè, che i medicinali generici rilasciano nell’organismo la stessa quantità di principio attivo di quelli di riferimento.
Nel frattempo, per evitare qualsiasi rischio di carenza e d’intesa con gli Stati membri, le autorità nazionali potranno rinviare per un massimo di 2 anni la sospensione dei medicinali considerati di importanza critica a livello nazionale. Periodi analoghi sono stati concessi in passato per garantire l'approvvigionamento di medicinali critici. I produttori avranno quindi il tempo di preparare i dati necessari e di presentarli per la valutazione. Questo periodo di transizione concilia la necessità di questi dati fondamentali sui medicinali commercializzati nell'UE con la necessità di una fornitura continua di medicinali critici per i pazienti. (focus\aise)