Vita da ambasciatore/ambasciatrice (3)

ROMA – focus/aise – Ambasciatrice italiana in Slovacchia, Catherine Flumiani, accompagnata dall’Addetto Aggiunto per la Difesa Col. Riccardo Venturini, ha partecipato la scorsa settimana ad un’esercitazione nel contrasto agli incendi boschivi che si è svolta nella regione di Poprad, organizzata congiuntamente dai Vigili del Fuoco della regione insieme ai volontari della Protezione Civile della Regione Friuli Venezia Giulia, guidati dal Direttore Centrale Amedeo Aristei.
Da parte italiana hanno partecipato 83 volontari, 3 funzionari della Protezione Civile regionale e 27 mezzi giunti dall’Italia.
L’Ambasciatrice ha anche visitato il campo di accoglienza realizzato a Poprad dai volontari dell’Associazione Nazionale Alpini dove è stato accolto un gruppo di circa 80 studenti che ha partecipato all’esercitazione nel corso della quale è stata simulata la loro evacuazione, oltre alle operazioni di spegnimento dell’incendio in quota e l’evacuazione di personale ferito con elicottero. Il campo dispone anche di un posto medico avanzato con medici, infermieri e operatori sanitari con ambulanza della sezione A.N.A. di Udine.
Flumiani, riporta l’Ambasciata, si è rallegrata dell’iniziativa che ha consentito di approfondire ulteriormente la cooperazione e lo scambio di esperienze tra l’Italia e la Slovacchia nel settore della protezione civile. L’esercitazione, è stato ricordato, fa seguito all’intervento realizzato nel 2022 a Michalovce dalla Protezione Civile della Regione Friuli Venezia Giulia per l’accoglienza dei rifugiati dall’Ucraina e a quello lo scorso anno dei vigili del fuoco slovacchi nelle regioni dell’Emilia Romagna colpite dall’alluvione. L’esercitazione si è svolta in occasione del quinto raduno degli Alpini in Europa svolto a Poprad dal 5 al 8 giugno scorsi.
Il Consiglio accademico dell’Università Mayor di San Andres (UMSA) di La Paz ha insignito l’ambasciatore d’Italia in Bolivia, Fabio Messineo, con la Medaglia “Mariscal Andres de Santa Cruz”, il più alto riconoscimento del maggior ateneo pubblico boliviano, per i 25 anni di cooperazione dell’Ambasciata d’Italia in Bolivia in favore dell’Unità di Biologia Cellulare della Facoltà di Medicina dell’UMSA.
Nel corso della cerimonia svoltasi a La Paz, il direttore dell’Unità, Ricardo Amaru, ha raccontato di essersi specializzato in ematologia a Bergamo e al suo rientro in Bolivia di aver ricevuto il supporto dei colleghi dell’Università di Milano Bicocca, dell’Associazione di lotta contro la leucemia “Paolo Belli” di Bergamo nonché dell’Ambasciata italiana per costituire a La Paz il primo laboratorio in grado di diagnosticare la leucemia.
Grazie ad una costante attività di cooperazione con i centri di ricerca italiani, l’Unità di Biologia Cellulare di La Paz è così diventata il centro di riferimento per la lotta alla leucemia in Bolivia, in grado di offrire diagnosi gratuite ai bambini o a bassi costi per adulti. Da pochi anni presso l’Unità vengono inoltre effettuati anche trapianti autologi di midollo osseo, permettendo in questo modo di salvare molte vite umane. (focus\aise)