Vita da ambasciatore/ambasciatrice (3)

ROMA – focus/aise – Impegni di stampo culturale, ma anche politico per l’ambasciatore d’Italia a Jerevan, Alfonso Di Riso, che il 17 giugno scorso ha partecipato al pranzo con i capi delle Missioni Diplomatiche dell’Unione Europea in Armenia, offerto dal ministro degli Affari Esteri armeno, Ararat Mirzoyan.
Precedentemente, il 13 e 14 giugno, Di Riso aveva partecipato al convegno intitolato “L’Armenia e gli Armeni nel Medioevo Globale: Testi e Manoscritti”, che si è tenuto presso l’Istituto di Manoscritti Antichi “Matenadaran” di Jerevan. Organizzato in collaborazione con il progetto ArmEn (Armenia Entangled: Connectivity and Cultural Encounters in Medieval Eurasia 9th – 14th Centuries) del Consiglio Europeo della Ricerca (ERC), il convego è stato inaugurato dal discorso di apertura dell’ambasciatore Di Riso.
Sabato 15 giugno, poi, l’ambasciatore Di Riso si è recato in visita presso lo scavo archeologico di Aruch, svolto da ISMEO e dall’Istituto di Archelogia ed Etnografia dell’Accademia Nazionale delle Scienze della Repubblica di Armenia. A ricevere l’ambasciatore è stato il Direttore della Missione Archeologica italo-armena, Sergio Ferdinandi.
L’Ambasciatore d'Italia in Spagna, Giuseppe Buccino Grimaldi, ha ospitato in Residenza un evento di presentazione della prima edizione del “Barometro del clima e delle prospettive degli investimenti italiani in Spagna”, realizzato dalla Camera di Commercio e Industria Italiana per la Spagna (CCIS) in collaborazione con Analistas Financieros Internacionales (AFI) e patrocinato dall’Ambasciata d’Italia a Madrid.
Aprendo l’evento, a cui hanno partecipato la Segretaria di Stato al Commercio, Amparo López Senovilla, alti funzionari dell’Amministrazione spagnola, il Presidente della CCIS Marco Pizzi, esponenti del mondo imprenditoriale italiano e spagnolo e numerosi giornalisti, l’Ambasciatore ha evidenziato come la condivisione di sfide (dall’invecchiamento della popolazione alla siccità) ed opportunità (dalla transizione ecologica a quella digitale) spinga naturalmente Italia e Spagna ad un lavoro congiunto, facilitato dal dinamismo degli imprenditori italiani e spagnoli, dalla geografia e dal rapporto fluido e produttivo tra i governi dei rispettivi Paesi.
Il risultato di tutto ciò è tangibile in termini di interscambio commerciale (66 miliardi di euro nel 2023) e di stock di investimenti (43,3 miliardi di euro nel 2022, secondo dati della Banca d’Italia, e financo maggiori sulla base delle statistiche spagnole), investimenti che hanno un impatto fortemente positivo in Spagna a livello produttivo, di creazione di lavoro (quasi 103 mila posti di lavoro creati nel 2021, secondo lo stesso studio) e financo sociale (permettendo attraverso maggiori entrate fiscali una maggiore capacità di spesa), ha rimarcato l’Ambasciatore, ricordando inoltre come la Spagna rappresenti la seconda destinazione degli investimenti italiani all’estero (8,3% del totale, dietro solo agli Stati Uniti) e come, negli anni, l’Italia si sia consolidata quale quinto Paese investitore in Spagna.
Concludendo il suo intervento, l’Ambasciatore si è soffermato sulle prospettive promettenti delle imprese italiane in Spagna, il 90% delle quali considera il Paese un mercato strategico per lo sviluppo del proprio modello di business.
Nel corso della serata i rappresentanti di Iryo, Italfarmaco, Eni Plenitude e Generali, selezionati dalla CCIS come esemplificativi della variegata gamma di investimenti italiani qui presente, hanno brevemente illustrato all’auditorio la propria attività in Spagna, facendo anche cenno ai piani di sviluppo.
Al termine è intervenuto il Consigliere d’Ambasciata Andrea Canepari, in missione dalla Farnesina per partecipare all’evento a testimonianza dell’attenzione riservata ad una iniziativa che – realizzata su impulso e con il sostegno dell’Ambasciata d’Italia a Madrid – rappresenta il primo studio del genere di una Camera di commercio italiana all’estero, come evidenziato dallo stesso Presidente Pizzi.
Ambasciatore italiano in Etiopia, Agostino Palese la scorsa settimana si è recato in visita in Tigray insieme al Presidente dell’Amministrazione ad interim regionale, Getachew Reda.
La delegazione – riporta l’Ambasciata – ha visitato l’ospedale di Shire, dove l’Italia è presente con progetti di cooperazione allo sviluppo ed interventi di emergenza del valore di circa 7,6 milioni di euro e l’ospedale Kidane Meheret di Adwa, gestito dalle suore salesiane, che l’Italia ha sostenuto, sempre tramite la cooperazione allo sviluppo, con 6 milioni di euro.
La missione ha fatto anche tappa al sito UNESCO di Axum, oggetto di un intervento di sviluppo finanziato dall’Italia del valore di 2 milioni di euro.
Della delegazione faceva parte anche il Generale di Corpo d'Armata Andrea Rispoli, che, in questa occasione, ha ricordato le attività dell’Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri e discusso possibili progetti di collaborazione in materia di sostegno alla biodiversità e protezione ambientale.
La missione, conclude l’Ambasciata, “ribadisce il forte impegno dell’Italia nello sviluppo della regione, affinché tutta la popolazione etiope possa beneficiare dei dividendi della pace”. (focus\aise)