Anti-SLAPP: nuove norme UE per proteggere media e attivisti dalle intimidazioni
foto Britta Pendersen Dpa-Afp
STRASBURGO\ aise\ - Il Parlamento europeo ha dato martedì scorso il via libera definitivo a nuove norme per proteggere i giornalisti e gli attivisti da azioni legali vessatorie, volte a metterli a tacere.
La nuova direttiva, concordata con il Consiglio il 30 novembre, è stata approvata con 546 voti favorevoli, 47 contrari e 31 astensioni: il suo obiettivo è quello di garantire che le persone e le organizzazioni che lavorano su questioni di interesse pubblico, quali i diritti fondamentali, le accuse di corruzione, la protezione della democrazia o la lotta alla disinformazione, godano della protezione dell'UE contro le cause legali strategiche tese a bloccare la partecipazione pubblica (in inglese “strategic lawsuit against public participation” o SLAPP).
La protezione Ue si applicherà a tutte le cause transfrontaliere, tranne quando sia il convenuto che il ricorrente provengono dallo stesso paese dell'Ue in cui si trova il tribunale o quando il caso è rilevante solo per uno Stato membro.
GARANZIE FINANZIARIE DISSUASIVE
I deputati hanno ottenuto, durante i negoziati con i governi Ue, una maggiore protezione delle vittime grazie all'introduzione di due garanzie: l'archiviazione anticipata se la causa è infondata e la possibilità di imputare al ricorrente le spese processuali stimate, compresa la rappresentanza legale del convenuto, nonché il risarcimento dei danni. Se il convenuto chiede l'archiviazione anticipata, spetterà al ricorrente dimostrare che vi sono motivi per portare avanti il procedimento. Il tribunale può anche imporre altre sanzioni ai ricorrenti, che spesso sono politici, aziende o gruppi di pressione, ad esempio condannandoli al risarcimento dei danni.
MEZZI DI RICORSO PER LE CAUSE FUORI DALL'UE E ACCESSO ALLE INFORMAZIONI
Per evitare il cosiddetto forum shopping (quando il ricorrente sceglie la giurisdizione in cui le sue possibilità di successo sono maggiori), le nuove norme prevedono che le decisioni di un paese terzo in procedimenti infondati o abusivi nei confronti di persone o istituzioni dell'UE non possano essere riconosciute.
I governi dell'Ue dovranno garantire che le potenziali vittime di azioni legali abusive possano accedere alle informazioni sulle garanzie procedurali e sui mezzi di ricorso, tra cui il patrocinio gratuito e il sostegno finanziario e psicologico. Gli Stati membri dovranno inoltre assicurare il patrocinio a spese dello Stato nei procedimenti civili transfrontalieri e pubblicare tutte le sentenze definitive ai casi SLAPP e raccogliere dati dettagliati in merito.
PROSSIME TAPPE
La direttiva entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'UE. Gli Stati membri avranno poi due anni per recepire le norme nel diritto nazionale. (aise)