La politica di coesione continua a ridurre le lacune nelle regioni e negli Stati membri dell'Ue

BRUXELLES\ aise\ - La Commissione europea ha pubblicato la scorsa settimana la 9a relazione sulla coesione, da cui emerge che la politica di coesione sta adempiendo alla sua missione di ridurre le disparità economiche, sociali e territoriali in tutta l'Unione.
In particolare, evidenzia Bruxelles, sono stati compiuti grandi passi avanti per ridurre i divari esistenti tra gli Stati membri e le regioni, rafforzare il mercato unico dell'Ue e garantire che l'Ue continui a investire nel capitale umano e nello sviluppo sostenibile, sfruttare appieno il potenziale di ciascuna regione rafforza la competitività e la resilienza dell'Unione nel suo complesso.
Ogni tre anni la Commissione pubblica la sua relazione sulla coesione; obiettivo del documento è valutare lo stato attuale della coesione economica, sociale e territoriale dell'UE, presentare i progressi compiuti e gli insegnamenti tratti e illustrare il ruolo dell'Ue come motore dello sviluppo regionale.
Basata sui dati degli Stati membri, la relazione presenta l'evoluzione della coesione in base a un'ampia gamma di indicatori, quali la prosperità, l'occupazione, i livelli di istruzione e la governance. Inoltre analizza le tendenze e le sfide emergenti, consentendo di comprendere in che modo esse incidono sulle regioni dell'Ue.
Ad esempio, la relazione evidenzia che alla fine del 2022 i finanziamenti della politica di coesione tra il 2014 e il 2020 avevano sostenuto oltre 4,4 milioni di imprese e creato 370.000 posti di lavoro in tali imprese. (aise)