Tratta di esseri umani: dal Parlamento Ue nuove regole per proteggere meglio le vittime

STRASBURGO\ aise\ - Riunito nell’ultima plenaria della Legislatura, il Parlamento europeo ha dato il via libera finale alle norme rivedute in materia di prevenzione e lotta contro la tratta di esseri umani e protezione delle vittime.
Martedì scorso, i deputati hanno approvato con 563 a favore, 7 contro e 17 astensioni una direttiva che amplia il campo di applicazione delle attuali misure per meglio combattere e prevenire la tratta di esseri umani e sostenere meglio le sue vittime.
Per sostenere le azioni dell'UE contro la tratta di esseri umani anche al di là del lavoro e dello sfruttamento sessuale, la nuova legge criminalizza a livello europeo anche il matrimonio forzato, l'adozione illegale e lo sfruttamento della maternità surrogata.
Essa provvederà inoltre a rafforzare il coordinamento tra le autorità antitratta e quelle in materia di asilo, in modo che le vittime che necessitano anche di protezione internazionale ricevano un sostegno e una protezione adeguati e che il loro diritto di asilo sia rispettato; a criminalizzare l'uso dei servizi forniti da una vittima della tratta, qualora l'utente sappia che la vittima è sfruttata, al fine di ridurre la domanda di sfruttamento.
E ancora: la nuova legge introduce sanzioni per le imprese condannate per tratta, ad esempio escludendole dalle procedure di appalto e dall’ottenimento di aiuti pubblici o sovvenzioni; garantisce che i pubblici ministeri possano scegliere di non perseguire le vittime per atti criminali che sono stati costretti a commettere e che le vittime ricevano sostegno indipendentemente dal fatto che collaborino o meno con le indagini; fornisce sostegno alle vittime, compreso l'accesso a rifugi e alloggi sicuri, con particolare attenzione ai gruppi più vulnerabili; garantisce i diritti delle persone con disabilità e un adeguato sostegno, compresa la nomina di tutori o rappresentanti, ai minori non accompagnati; e consente ai giudici di considerare la diffusione non consensuale di immagini o video sessuali come una circostanza aggravante nell'emettere sentenze.
PROSSIME TAPPE
Il Consiglio deve ora approvare formalmente l'accordo. La direttiva entrerà in vigore venti giorni dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'UE e gli Stati membri avranno due anni per attuare le sue disposizioni. (aise)