Ue e Cina avviano un meccanismo transfrontaliero di comunicazione dei flussi di dati

BRUXELLES\ aise\ - L'Unione Europea e la Cina hanno avviato il 27 agosto scorso le prime discussioni nell'ambito del nuovo meccanismo di comunicazione transfrontaliera sui flussi di dati.
Il meccanismo è un risultato dell'accordo politico raggiunto nel 2023 tra la vicepresidente Jourová e il vice primo ministro Zhang Guoqing, in occasione del dialogo digitale ad alto livello UE-Cina, e tra il vicepresidente esecutivo Dombrovskis e il vice primo ministro He Lifeng, durante il dialogo economico e commerciale ad alto livello UE-Cina. Mira a trovare modi per agevolare i trasferimenti transfrontalieri di dati non personali per le imprese europee, nonché ad assicurarne la conformità alla normativa cinese in materia di dati.
La questione è stata sollevata anche dalla presidente von der Leyen e dal presidente del Consiglio europeo Charles Michel nell'incontro del dicembre 2023 con il presidente cinese Xi Jinping, seguito da uno scambio con il primo ministro cinese, Li Qiang, nel quadro dell'ultimo vertice UE-Cina.
In occasione della riunione formale inaugurale del nuovo meccanismo — la prima struttura di cooperazione di questo tipo tra le due parti — l'UE ha espresso la propria volontà di rispondere alle preoccupazioni concrete sollevate dalle imprese dell'UE in Cina in merito ai flussi transfrontalieri di dati non personali.
I flussi di dati sono essenziali per il commercio. Una parte significativa dello stock di investimenti esteri diretti UE-Cina dipende dalla capacità delle imprese di gestire i propri dati a livello transfrontaliero. Ciò è particolarmente importante per settori quali la finanza e le assicurazioni, l’industria farmacologica e quella automobilistica nonché le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC). I flussi transfrontalieri di dati sono fondamentali per le attività di ricerca e sviluppo ed essenziali per consentire alle imprese di prosperare.
Negli ultimi anni le imprese europee in Cina hanno dovuto affrontare crescenti incertezze e difficoltà nell'esportare dati dalla Cina e hanno espresso in particolare preoccupazione per l’assoggettamento sistematico ad approvazioni di sicurezza di tutte le esportazioni di "dati importanti", seguito all'adozione, nel 2022, della legge sulle misure per la valutazione della sicurezza delle esportazioni di dati. Questa preoccupazione è stata ulteriormente esacerbata dall'incertezza su cosa si intenda per "dati importanti", in quanto il concetto è stato finora definito in modo vago e applicato in modo estensivo. Le restrizioni al trasferimento transfrontaliero dei dati sono inoltre tra i principali fattori per la diminuzione della fiducia degli investitori europei in Cina.
È ora previsto un ulteriore impegno a livello tecnico e di esperti che dovranno esaminare i progressi a livello politico nella prossima occasione opportuna. (aise)