GENOVA E SAN FRANCISCO GUARDANO AL PASSATO PER ANDARE AVANTI NEL FUTURO, INSIEME – di Serena Perfetto

SAN FRANCISCO\ aise\ - “Il legame tra Genova e San Francisco ora è più forte che mai. Due anni dopo la visita di alcuni rappresentanti genovesi, gli italoamericani della Baia hanno accolto Marco Bucci, attualmente sindaco di Genova dopo la sua elezione nel giugno 2017. Bucci e il suo team hanno avuto una settimana ricca di eventi e incontri, con lo scopo di rafforzare le relazioni tra persone, aziende e istituzioni. Infatti, non solo le città di San Francisco e Genova condividono il contesto storico come centri marittimi, ma hanno anche visto un grande contributo di immigrati dalla capitale ligure all'intera area della Baia. La famiglia Giannini è solo uno degli esempi di questa vivace relazione, dato che oggigiorno molti professionisti genovesi vivono e lavorano nella Bay Area, dove si sono trasferiti decenni fa”. Ad intervistare il sindaco di Genova è stata Serena Perfetto per “l’ItaloAmericano”, diretto a San Francisco da Simone Schiavinato.
“Durante i suoi discorsi in giro per la Bay Area, il sindaco Bucci ha sottolineato che non è del tutto nuovo in America e a San Francisco: ha lavorato come tecnico di servizio e responsabile di laboratorio presso 3M - Imation in Minnesota, prima di assumere ruoli dirigenziali per Eastman Kodak Company a Rochester, New York, seguiti dalla vicepresidenza di SGS e dalla presidenza di Medical X-Ray & Printing Solutions presso Carestream Health Inc. a Rochester, New York. Poco prima di essere eletto sindaco, è diventato presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato di Liguria Digitale SpA, società responsabile della progettazione, della costruzione e della manutenzione dell'infrastruttura digitale della Liguria.
Abbiamo avuto la possibilità di parlare con il sindaco Bucci alla fine della sua visita per capire cosa rappresenta questa esperienza nel presente e per conoscere i piani per il futuro.
D. Signor Bucci, la sua visita ha fatto seguito a quella del direttore ed ex sindaco Cappato a San Francisco alla fine del 2016. Cosa è cambiato in questi due anni nelle relazioni tra San Francisco e Genova?
R. Penso che la principale differenza sia nella visione. Il mio predecessore ha iniziato il suo mandato di cinque anni durante un periodo di declino per la nostra città e ha dovuto innanzitutto affrontarlo. Oggi è importante che Genova cresca per diventare la migliore città del Mediterraneo. Siamo in una fase di crescita, come dimostrano i numeri. D'altra parte, anche se l’idea stessa della città è cambiata, abbiamo identificato tre aree in cui la città può davvero crescere: porti e logistica, turismo e tecnologia. Genova può sicuramente assumere una posizione di leadership in tutti questi settori.
Pienamente consapevole del valore delle radici storiche tra Genova e San Francisco, il sindaco Bucci non può fare a meno di ricordare le somiglianze delle due città: il clima, per esempio, è praticamente lo stesso, così come la qualità della vita. Questo è molto importante quando si tratta di decidere dove stabilirsi. Genova e la Bay Area hanno condiviso più di quello che potrebbe sembrare a prima vista.
D. Perché pensa che San Francisco sia così unica e speciale?
R. Le persone qui credono davvero di poter cambiare il mondo. E questo è effettivamente vero. Ci sono alcune attività d’avanguardia che non trovi da nessun'altra parte. È stato così all'inizio degli anni 2000, cinque anni fa, ed è assolutamente così adesso. Trovi cose che non puoi trovare in nessun altro posto al mondo. La rivoluzione digitale è solo una delle cose su cui possiamo collaborare, tuttavia ce ne sono molte altre su cui possiamo lavorare insieme. In generale, la mentalità, il sentimento e il modo di pensare fanno tutti una grande differenza: è ciò che chiamiamo "cultura". La cultura della gente è unica e, che ci crediate o no, ricorda la stessa che c’era a Genova e in Italia a un certo punto della storia, quando guidavamo la cultura mondiale.
D. Genovesi e abitanti di San Francisco condividono un forte interesse per il loro passato e la loro storia. Come trasformare questa reciproca curiosità in un piano di collaborazione?
R. Leggere e comprendere il passato è assolutamente fondamentale per fare la mossa giusta per il futuro. Impariamo dal passato ma, se ci atteniamo solo a ciò, potrebbe essere difficile andare avanti. Quindi, se usiamo la conoscenza del passato e la applichiamo alla mossa strategica del futuro, in realtà abbiamo un grande vantaggio. Pertanto, mantenere la connessione tra due città distanti settemila miglia è molto importante perché, se usiamo la connessione dal passato per replicare la mentalità che è nella nostra città, possiamo fare grandi cose. Persone, denaro e opportunità sono collegate perché le persone che hanno avuto successo qui possono investire in Italia sfruttando la mentalità della Silicon Valley per creare qualcosa di simile.
D. Parlando di tecnologia, ha detto che vuole aiutare gli investitori e facilitare gli investimenti a Genova. Come può Genova dare un esempio alle altre città in Italia?
R. Ci siamo aperti al mondo, come ha fatto Milano e come Torino sta cercando di fare. Più che problemi tecnici, la mentalità è fondamentale: Genova è stata chiusa per molto tempo, ora l'abbiamo aperta e la gente capisce che è il modo di fare le cose. Vogliamo diventare un esempio per il resto del Paese: se vuoi avere successo, devi essere in contatto con il mondo e magari, a volte, devi anche andare oltre, stare oltre la siepe, almeno nelle aree in cui sei forte.
D. Dopo aver visitato le aziende e incontrato persone qui, cosa pensa possa contribuire al raggiungimento degli obiettivi che ha fissato per la città di Genova come sindaco?
R. Come abbiamo identificato le aree di interesse che ho citato prima, mi piacerebbe essere in contatto con aziende che sono brave in quelle aree e possono usare Genova come un luogo in cui avere ancora più successo. Abbiamo anche bisogno di lavorare sui piani di marketing, in linea con la nostra proposta di valore: "A Genova si hanno le arti come a Firenze; bellissime spiagge come in Costiera Amalfitana; l'acqua lungo la città come a Venezia; e tanta storia come a Roma”.
D. Cosa l’ha sorpresa a San Francisco e qual è il suo più grande insegnamento?
R. La capacità di guardare al futuro mi ha colpito. Tutti dovrebbero capire in che modo la qualità della vita è rilevante quando si tratta di raggiungere gli obiettivi aziendali. Il motivo per cui c’è la Silicon Valley qui e non altrove è il modo non convenzionale di fare relazioni e affari. Non sono più un uomo d'affari, ma vorrei trovare nuovi modi non convenzionali per gestire il settore pubblico, ecco perché il mio team deve ora compiere un primo passo per dedicarsi a questa missione. Il mondo non è solo la Liguria. Eppure, credo che - prima o poi – ovunque avremo pesto e focaccia tutti i giorni!”. (aise)