Il Comites Cile condanna il decreto cittadinanza: lede i diritti degli italiani all’estero

SANTIAGO\ aise\ - Anche il Comites del Cile ha commentato il suo punto di vista riguardo l’approvazione del decreto “Pacchetto Cittadinanza”, condannandolo “energicamente” e senza mezzi termini.
Secondo il Comites, “gli italiani che vivono e risiedono nel mondo costituiscono per l’Italia, per il made in Italy e per la diffusione commerciale, linguistica e culturale una grande risorsa che da sempre ha significato una fonte di sviluppo sociale. Un vero asse per il posizionamento dell’Italia nel mondo”. Per questo, in “attesa di ulteriori approfondimenti informativi e legislativi”, il decreto, secondo il Comites cileno, “lede i diritti acquisiti dai cittadini fin dall'Unificazione del Regno d’Italia che vanno a beneficio non solo da chi risiede all’estero, ma di tutta la cittadinanza e consacrati nella Costituzione Italiana”.
A tal proposito, il Comites si è augurato che nelle fasi legislative successive i rappresentanti delle comunità residenti all’estero, insieme a delle forze politiche in Italia, possano “apportare importanti modifiche in questo senso”.
Al momento, però, il dissenso verso il provvedimento è forte, specie perché le disposizioni contenute nel decreto “non tengono conto del grande valore e del grande contributo degli italiani sparsi per il mondo verso l’Italia e del loro legame con migliaia e migliaia di famiglie in Italia”.
Infine, il Comites ha voluto anche spiegare che, a loro modo di vedere, “le diverse situazioni legate alle pratiche di cittadinanza, alcune di esse perfino illegali”, devono essere aggiustate “dall’autorità competente”, che ha il compito di “imporre lo stato di diritto senza ledere i diritti di un’intera e rilevante categoria di cittadini come gli italiani che dall’estero onorano e restano attaccati all’Italia, costruendo e costituendo un forte legame di tradizione culturale e umana”. (aise)