Con il progetto "GO!2025" Fvg e Slovenia si propongono come modello di rinascita Ue

GORIZIA\ aise\ - Si è svolta ieri, 28 maggio, a Gorizia, la tavola rotonda "Nova Gorica-Gorizia capitale europea della Cultura 2025: ambizioni e sfide delle due comunità di confine". Al confronto hanno preso parte, oltre a Regione Friuli Venezia Giulia, i sindaci di Gorizia e di Nova Gorica, il segretario generale dell'Iniziativa centro europea, Roberto Antonione, il presidente dell'Istituto Robert Schuman, Doris Pack, e la moderatrice Nina Kodelja del segretariato Ince.
L'evento era inserito nel programma della seconda giornata di lavori promossi dall'Ince e dall'Istituto Robert Schuman su "Cooperazione territoriale, collaborazione multilivello e integrazione europea: la lezione impressa dal confine italo sloveno" che ha visto susseguirsi a Gorizia, tra ieri e oggi, numerosi rappresentanti internazionali delle istituzioni, del mondo economico e culturale.
"La Capitale europea della Cultura 2025 fondata sulla cooperazione tra Gorizia e Nova Gorica rappresenta per Regione Friuli Venezia Giulia un esempio di rinascita dei territori e un modello di rifondazione dell'Unione europea. Per il Friuli Venezia Giulia, unica delle regioni italiane ad avere due confini con Stati dell'Unione, investire su GO!2025 è stata una missione naturale", ha spiegato l'assessora alle Finanze di Regione Fvg, Barbara Zilli.
Per la Regione, ha spiegato ancora Zilli, sarà fondamentale cogliere tutte le occasioni di sviluppo che giungeranno da GO!2025 e che non si sostanziano esclusivamente negli eventi inclusi nel Bid-book, ma negli investimenti per oltre 130 milioni di euro di fondi propri con cui l'Amministrazione regionale ha voluto offrire concrete opportunità di costruire un nuovo futuro per i nostri giovani. La Capitale europea della Cultura è una scommessa vinta già nel momento in cui le due città si sono strette la mano per affermare con convinzione l'idea di una nuova pagina della nostra storia, dove la popolazione ha sempre saputo superare i confini e cogliere il limes come opportunità e non come ostacolo.
Questo territorio, oltre a una grande storia, offre sostanziali potenzialità di crescita e formazione per i giovani, grazie anche alla presenza delle Università di Udine e Trieste; a ciò si aggiungono le opportunità realizzate con i fondi strutturali e quelli di cooperazione, tanto che la Regione ha ottenuto diversi riconoscimenti sulle progettualità Interreg, grazie agli strumenti innovativi messi in campo.
L'esponente della giunta Fvg ha poi richiamato le progettualità concrete nel campo dei trasporti pubblici e della rigenerazione urbana in chiave sostenibile. Sotto il profilo culturale e turistico l'esponente dell'Esecutivo regionale ha poi ricordato che la Capitale europea coinciderà anche con l'anno del Giubileo pertanto molti investimenti sono stati orientati al turismo lento, con la valorizzazione dei cammini religiosi, in primis la Romea Strata, della rete ciclabile transfrontaliera e con l'attivazione di mezzi di trasporto pubblici transfrontalieri. (aise)