“Sinergie per la Salute” in Africa: se ne discute a Roma con l’AICS

ROMA\ aise\ - L’Agenzia Italiana di Cooperazione allo Sviluppo (AICS) ha ospitato nella propria sede l’evento “Sinergie per la Salute”, organizzato in collaborazione con l’università degli studi di Roma Tor Vergata e la Comunità di Sant’Egidio, con la partecipazione di Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e Istituto Superiore di Sanità.
L’incontro, aperto dall’intervento del direttore Marco Riccardo Rusconi, è stato l’opportunità di condividere e discutere i risultati di alcuni progetti finanziati in Africa nell’ambito del “Bando 5% del Global Fund per la Tubercolosi, AIDS e Malaria”.
Tra i relatori si sono alternati Leonardo Palombi, rettore dell’università di Nostra Signora del Buon Consiglio di Tirana e direttore scientifico del programma DREAM, Alessia Montanari, relazioni donatori presso The Global Fund, Giovanni Guidotti della Comunità di Sant’Egidio, Stefano Orlando del Dipartimento di Biomedicina e prevenzione dell’università degli studi di Roma Tor Vergata, Giuseppe Turchetti della Scuola Superiore S’Anna di Pisa e, in collegamento dal Kenya, Benjamin Welu, medico e ricercatore coinvolto nel Programma Dream, mentre dal Malawi si è collegata una rappresentanza del Ministero della Salute.
Il bilancio delle esperienze e degli interventi realizzati ha spaziato dal progetto CHAO, condotto dal Dipartimento di Biomedicina e prevenzione dell’università degli studi di Roma Tor Vergata in stretta collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio e Dream Sant’Egidio, che ha coinvolto 25 strutture sanitarie in Kenya presso la Contea di Meru, al progetto Bridge the gap, che ha visto la collaborazione dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna, con la Comunità di Sant’Egidio e l’università degli Studi di Roma Tor Vergata, focalizzato sulla riduzione della disparità di genere nella lotta all’HIV/TB in Malawi. Particolare attenzione è stata posta poi sul progetto WeMen! Improving women’s access to healthcare system through men’s inclusion, anche in questo caso sostenuto dal contributo di AICS, che ha permesso di migliorare la condizione e l’aderenza ai protocolli terapeutici delle donne HIV+ in Malawi, attraverso il potenziamento del coinvolgimento dei partners nei servizi sanitari per l’HIV / AIDS.
“La logica del Global Fund, con la sua formula di partenariato a livello mondiale, garantisce una prevedibilità a lungo termine dei finanziamenti per la lotta a HIV, TBC e malaria, nell’ottica di un rafforzamento dei sistemi sanitari”, ha dichiarato il direttore AICS, Marco Riccardo Rusconi. “Sin dal suo lancio, la Cooperazione Italiana ha coerentemente inserito questo nuovo strumento nel quadro del suo generale e prioritario impegno nel settore della salute, pilastro anche del Piano Mattei. L’articolo 32 della Costituzione ci guida definendo “la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”, intervenendo su un sistema sanitario che sia inclusivo, equo, efficiente e capillare. Con il “Bando 5%”, puntiamo a valorizzare la nascita di partenariati tra Università, OSC ed Enti di ricerca italiani e locali, esattamente come queste esperienze presentate oggi hanno confermato”.
Il Global Fund (GF) è un partenariato su scala mondiale che punta a garantire a tutti un futuro più sano ed equo, sovvenzionando i programmi di prevenzione, trattamento e cura di HIV, TBC e Malaria. L’Italia ha svolto un ruolo chiave nel lancio del GF al vertice G8 del 2001 ed è oggi il nono donatore bilaterale. Dal 2017 è stata istituita una riserva finanziaria del 5% sul contributo italiano, con cui ogni anno è finanziato un bando rivolto alle Organizzazioni della Società Civile e agli Istituti di Ricerca e le Università.
Il termine per la presentazione di “Iniziative sinergiche” proposte da OSC, Università ed Enti pubblici di ricerca nel Quadro del Technical Support Spending al Fondo Globale per la lotta all’AIDS, alla tubercolosi e alla malaria relativo al 2024 scade il 22 ottobre 2024. (aise)