Buon compleanno Neapolis

Yaman Okur

NAPOLI\ aise\ - Domenica 21 dicembre Napoli celebra ufficialmente i 2500 anni dalla fondazione di Neapolis, con una giornata di eventi pensata come un attraversamento continuo della città e dei suoi luoghi simbolici. “Buon compleanno Neapolis” è il momento culminante del programma delle Celebrazioni Napoli2500 del Comune di Napoli volute dal Sindaco Gaetano Manfredi, con l’assessora al Turismo Teresa Armato e la direzione artistica di Laura Valente: un programma costruito lungo un anno, attraverso pratiche artistiche, istituzioni culturali, comunità e generazioni.
Il compleanno di Napoli assume la forma di una maratona culturale dall’alba al tramonto, per concludersi con una serata speciale con epicentro al Museo e Real Bosco di Capodimonte, grazie alla collaborazione istituzionale con il direttore Eike Schmidt e con una costellazione di eventi diffusi che coinvolgono teatri, spazi di produzione e luoghi dedicati alla riflessione e alla visione, tra cui il teatro San Ferdinando diretto da Roberto Andó.
CAPODIMONTE. DALL’ALBA ALLA SERA
La giornata parte alle prime luci del mattino nel Real Bosco di Capodimonte con apertura da Porta Grande alle ore 7.
“Buon compleanno Neapolis, Alba” è un tempo di ascolto e di comunità: Matriarcanto, ensemble vocale femminile conduce il pubblico su Belvedere in un percorso nella tradizione musicale napoletana, dalle forme popolari alle espressioni colte.
Alle 7.23, lo sguardo verso il Vesuvio segna il momento simbolico della nascita del giorno, prima della conclusione del concerto.
Nel passaggio dalla luce al buio, il Salone delle feste del Museo di Capodimonte ospita “In nome della madre per NAPOLI2500” di Erri De Luca, con la regia di Gianluca Barbadori e l’interpretazione di Galatea Ranzi, protagonista di questa storia laica e attualissima di una Madonna dei nostri giorni, messaggio d'amore coraggio e speranza.
SERATA SPECIALE NAPOLI MILLENARIA
La giornata culmina con Napoli millenaria, prima assoluta di Yaman Okur, che firma regia, coreografia e interpretazione. Un progetto che intreccia corpo, suono e immagine, con il dj set Barock di Salvio Vassallo e la partecipazione dei giovani rapper del laboratorio “La Costituzione siamo noi”, ideato da Laura Valente all'interno di Futuro Quotidiano, progetto culminato nella tradizione in lingua napoletana della Costituzione e curato, nella parte attoriale, da Francesco Di Leva. Un lavoro che mette in relazione linguaggi e generazioni, restituendo una città in continuo movimento.
Gli spettacoli al Museo sono gratuiti con prenotazione obbligatoria su www.eventbrite.it (cercando l’evento Buon Compleanno Neapolis).
L’ANTEPRIMA DEL 20 DICEMBRE
Ad anticipare la prima assoluta, Napoli millenaria sarà protagonista anche di un’anteprima aperta alla città: domani, 20 dicembre, alle 16, il pubblico potrà assistere alle prove dello spettacolo di Yaman Okur, entrando nel processo creativo di un lavoro pensato appositamente per Napoli2500 e condividendone la costruzione.
L’anteprima sarà ad accesso gratuito, fino a esaurimento posti.
TEATRO SAN FERDINANDO
Nel giorno del compleanno di Napoli, domenica 21, alle 11.30 il Teatro San Ferdinando - luogo emblematico della storia civile e teatrale della città - inaugura la mostra “Frammenti di una vita per il teatro. Paolo Grassi e Eduardo De Filippo tra Sud e Nord”, a cura di Francesca Grassi.
La mostra, co-prodotta dalla Fondazione Paolo Grassi e dal Comune di Napoli – Napoli2500, in collaborazione con il Teatro di Napoli – Mercadante, il Teatro San Ferdinando e la Fondazione Eduardo De Filippo, restituisce attraverso fotografie, documenti, video e un carteggio inedito il dialogo tra due figure centrali del Novecento teatrale.
Paolo Grassi, fondatore del primo Teatro Stabile italiano, ed Eduardo De Filippo, autore e attore profondamente legato alla sua città, rappresentano due visioni complementari: Nord e Sud, istituzione e lingua popolare, organizzazione e poesia. Il teatro diventa qui spazio politico e culturale, luogo di costruzione di un immaginario comune.
Dopo la tappa napoletana, la mostra avvierà un ampio percorso nazionale e internazionale, ribadendo il ruolo di Napoli come centro attivo di produzione e pensiero teatrale. (aise)