Amref: in Africa la disuguaglianza di genere costa 95 miliardi di dollari l’anno
ROMA\ aise\ - In occasione dell'8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, Amref Italia rinnova il suo impegno per promuovere l'empowerment delle donne in Africa. Quest'anno il tema scelto dalle Nazioni Unite è “Investire nelle donne: accelerare il progresso". Nel mondo il 63% delle donne costrette a vivere in povertà estrema risiede in Africa Subsahariana.
Qui, secondo i dati dell’UNDP, la disuguaglianza di genere costa in media 95 miliardi di dollari all'anno.
Numeri allarmanti che, sottolinea Amref, evidenziano una realtà difficile: il 60% delle bambine non completa il ciclo di istruzione secondaria, mentre una su tre si sposa prima dei 18 anni. Per lo sviluppo del Continente le donne rappresentano un potenziale inespresso e una risorsa inestimabile. In Africa Sub Sahariana, il 95% delle donne è impegnato nel settore informale come la cura della casa e della famiglia. Spesso sono loro ad avere il compito di recuperare l'acqua, provvedere al cibo per la famiglia e raccogliere legna da ardere, compiti che richiedono lunghi e faticosi viaggi, sottraendo tempo prezioso all'istruzione e alla partecipazione economica e sociale. Investire nelle donne non solo ha un impatto sociale e umanitario, ma anche economico: colmare il divario di genere nell'occupazione potrebbe aumentare il PIL dell'Africa di 101 miliardi di dollari all'anno entro il 2025.
Le donne e le ragazze che hanno accesso a una salute equa, all'istruzione, a risorse finanziarie, opportunità imprenditoriali, e sono libere dalla violenza di genere, hanno la capacità di godere di una migliore qualità di vita e offrire più opportunità alle proprie famiglie; giocare un ruolo attivo nel mercato del lavoro, stimolando l'innovazione e favorendo la crescita economica; partecipare ai processi decisionali, portando esperienze e prospettive uniche per generare politiche e strategie più inclusive ed efficaci; svolgere un ruolo fondamentale nella ricerca di soluzioni innovative sostenibili.
"È in questo contesto che Amref - organizzazione sanitaria africa - lavora con le donne, a partire dalle comunità più vulnerabili, per garantire loro accesso all'istruzione, alla salute materna e riproduttiva, nonché opportunità economiche e formative”, afferma Roberta Rughetti Vicedirettrice di Amref Italia. “Nel corso del 2022, Amref ha raggiunto direttamente 13,4 milioni di donne africane, offrendo loro servizi fondamentali quali pianificazione familiare, assistenza prenatale e postnatale”.
Nonostante i progressi compiuti, i diritti delle donne restano spesso ignorati, a cominciare dal diritto fondamentale alla salute: sebbene il tasso di mortalità materna si sia ridotto di un terzo tra il 2000 e il 2022, il 66% di tutte le morti materne globali avviene ancora nel continente africano. Il cambiamento climatico non solo influisce sull'accesso a risorse vitali come l'acqua pulita e i servizi igienici sicuri, ma aumenta anche la frequenza di malattie epidemiche, mettendo a rischio la salute delle donne e delle ragazze, specialmente in contesti rurali.
Oggi, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, sarà disponibile su OnePodcast e su tutte le principali piattaforme di streaming audio "Il Taglio - la ragazza Masai che lotta contro l’infibulazione". Con la straordinaria partecipazione dell’attrice Caterina Murino, il podcast - nato dalla collaborazione con Amref - racconta la sorprendente e rivoluzionaria storia di Nice Nailantei Leng’ete, donna simbolo di coraggio, ribellione ed empowerment femminile, inserita dal Time nel 2018 tra le 100 persone più influenti al mondo.
"Investire nelle donne per accelerare il successo è più che un imperativo, affinché le donne africane siano sempre più consapevoli dei loro diritti e del ruolo fondamentale che ricoprono come agenti del cambiamento. Le donne” conclude Rughetti “sono al centro di ogni progresso e trasformazione sociale, e investire nelle donne significa investire nel futuro dell'Africa e di tutto il mondo”. (aise)