Francoforte: si chiude il ciclo di conferenze scientifiche del Consolato “Sidereus Nuncius”
FRANCOFORTE\ aise\ - A conclusione dei ciclo “Sidereus Nuncius – Dialoghi italo-tedeschi sulla scienza”, ciclo che ha visto in un anno ben 6 incontri organizzati dal Consolato Generale d’Italia di Francoforte con l'ausilio anche del Club culturale italiano ESOC - EUMETSAT, per celebrare i duecento anni di questa istituzione di divulgazione scientifica nella città della Banca Centrale – interverrà, giovedì 7 novembre, alle ore 19.00, al Physikalischer Verein di Francoforte (Robert Mayer Str. 2), uno dei più stimati esperti italiani di ibernazione sintetica, il Dottor Walter Tinganelli del centro di ricerca in radiobiologia clinica del GSI FAIR di Darmstadt con una relazione dal titolo Aprire le porte del futuro. L’ibernazione sintetica per l’esplorazione umana nello spazio e la medicina di frontiera.
L’ibernazione è uno stato di ridotta attività metabolica utilizzato da alcuni animali per sopravvivere in condizioni ambientali difficili soprattutto nei mesi invernali.
Durante l'ibernazione, il corpo subisce una serie di drastici cambiamenti a livello fisiologico, cellulare e molecolare. La temperatura corporea diminuisce, in alcuni casi fino quasi a zero gradi (come per esempio nello scoiattolo artico), la frequenza cardiaca rallenta, così come rallenta anche la frequenza respiratoria. Durante l’ibernazione gli animali inoltre non perdono il loro tono muscolare, sebbene siano immobili per lunghi periodi di tempo.
I primi studi sull'ibernazione sugli esseri umani vengono fatti negli anni ‘60, quando inizia la corsa allo spazio con le missioni Apollo.
Tuttavia l’idea è di sfruttare l’ibernazione per l’esplorazione spaziale negli ultimi anni sta diventando più realistica, grazie all’introduzione di metodi specifici per indurre condizioni simili all’ibernazione, il così detto torpore sintetico.
Oltre ai vantaggi previsti nelle missioni esplorative di lunga durata in termini di consumo di risorse, invecchiamento e benessere psicologico, l’ibernazione potrebbe proteggere l’equipaggio dai danni delle radiazioni cosmiche. Una pericolosa radiazione che limita fortemente il tempo di permanenza nello spazio e che pone quindi un limite fondamentale alle missioni umane interplanetarie.
Inoltre, l’ibernazione, utilizzata insieme alla radioterapia, potrebbe essere la chiave per combattere il cancro.
Il dottor Walter Tinganelli esaminerà nella sua relazione i meccanismi di maggiore radioprotezione dell’ibernazione e presenterà i nuovi studi e approcci per indurre uno stato simile all’ibernazione sia per applicazioni mediche che per il possibile impatto sull’esplorazione umana dello spazio.
Cercherà così di rispondere alle domande: che cos’è l’ibernazione sintetica? Potrebbe essere utilizzata per le missioni spaziali e nella terapia medicale? Quali sono i vantaggi?
Il dottor Walter Tinganelli (Ph.D.) è attualmente capo gruppo di radiobiologia clinica del Centro di ricerca Helmholtz per la ricerca sugli ioni pesanti GSI FAIR di Darmstadt in Germania.
Ha conseguito un Master in Biotecnologie presso l’Università di Napoli Federico II e ha completato il dottorato di ricerca in Radiobiologia presso l’Università Tecnica di Darmstadt in Germania. Dopo il dottorato di ricerca, ha lavorato per due anni come direttore dell’International Open Laboratory Group presso il National Institute of Radiological Sciences (NIRS) in Giappone. Tornato in Europa, ha trascorso tre anni come Principal Investigator presso l’Istituto di Fisica Fondamentale e Applicazioni di Trento, parte dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) a Trento, Italia. A Trento ha anche contribuito all’allestimento del primo laboratorio e della prima sala sperimentale del centro di protonterapia. (aise)