Ginevra: al Palais des Nations la première in Svizzera del film “Cabrini”
GINEVRA\ aise\ - Il Palazzo delle Nazioni Unite di Ginevra ha fatto oggi da prestigiosa cornice alla proiezione, in prima nazionale in Svizzera, del film “Cabrini”, incentrato sulla figura di Madre Francesca Cabrini, fondatrice della congregazione religiosa “Missionarie del Scaro Cuore di Gesù”.
Madre Cabrini, paladina dell’assistenza ai migranti italiani negli Stati Uniti d’America a cavallo tra Ottocento e Novecento, fu proclamata “Santa” dalla Chiesa Cattolica nel 1946 e “Patrona degli Emigranti” nel 1950, e rappresenta ancora oggi un luminoso esempio di fede e modernità, fonte di ispirazione nell’impegno a favore dei più vulnerabili e nella determinazione femminile a sfidare pregiudizi e convenzioni per l’affermazione di nobili ideali. Nessun americano prima di Madre Cabrini era stato santificato.
L’evento, organizzato congiuntamente dalla Rappresentanza Permanente d’Italia a Ginevra e dall’Osservatore Permanente della Santa Sede e con il sostegno dell’Ufficio a Ginevra delle Nazioni Unite e dell’Alto Commissariato per i Rifugiati, ha visto la partecipazione dell’attrice protagonista, Cristiana Dell’Anna, insignita per la sua magistrale interpretazione di Madre Cabrini di vari premi in diverse rassegne, tra cui gli IFFA Awards 2024, i Septimius Awards di Amsterdam ed il Denver Film Festival in Colorado.
Al cospetto di una platea numerosa, qualificata ed entusiasta – riporta la Rappresentanza Permanente – la proiezione è stata inoltre preceduta da un breve dibattito sulle tematiche trattate nell’opera del regista Alejandro Monteverde. Protagonisti della discussione, insieme all’attrice italiana, la Direttrice Generale dell’Ufficio ONU a Ginevra, Tatiana Valovaya, l’Osservatore Permanente della Santa Sede, Mons. Ettore Balestrero, i Rappresentanti Permanenti di USA, Michelle Taylor, e Italia, Vincenzo Grassi, e Suor Liz Todd, della congregazione “Missionarie del Sacro Cuore di Gesù”. Qualificata partecipazioni di tutte le principali Organizzazioni e Agenzie delle Nazioni Unite, in particolare l’Ufficio dell’Alto Commissariato per i Rifugiati.
L’evento ha fornito lo spunto per un dialogo su temi di attualità per il multilateralismo ginevrino, quali il ruolo delle donne nella sfera pubblica, l’assistenza alle fasce più vulnerabili della popolazione (rifugiati, migranti e minori), la centralità di salute ed educazione ai fini del riscatto sociale. La Carta delle Nazioni Unite come la Costituzione della Repubblica italiana – sottolinea Rappresentanza Permanente - riflette la visione umanista incarnata dall’opera di Santa Francesca Cabrini. L’anelito insopprimibile a costruire “un impero di speranza” richiama le coscienze contemporanee a non abbondonare le ragioni del dialogo e della giustizia. (aise)