Tokyo: domenica il Festival del Cortometraggio Sardo in Giappone

CAGLIARI\ aise\ - L’associazione “Isola Sardegna-Giappone” ha organizzato per il prossimo 30 novembre alle ore 17.00 la quarta edizione del Festival del Cortometraggio Sardo in Giappone con i film di “Visioni Sarde”.
I nove cortometraggi della rassegna, preceduti dal video musicale di successo Ambasciadores de Sardigna, saranno proiettati al Seadas Flower Caffè di Jiyugaoka, Tokyo. I film saranno proiettati in italiano e/o in sardo, tutti con sottotitoli in inglese, per consentire l'ampia partecipazione del pubblico più cosmopolita.
Tokyo offre una vetrina internazionale alle nuove leve della cinematografia isolana e alle loro opere di respiro autenticamente universale. Opere che travalicano il confine isolano.
Queste i novi corti: "Amare ancora" di Giuseppe Carrieri. Violenza contro le donne in chiave originale; "Come siamo diventati" di Christiano Pahler. Una lampadina fulminata sconvolge un condominio; "Fratelli" di Matteo Manunta. Martina torna a casa per confessare di essere incinta; "Il servo pastore non dorme la notte" di Arianna Lodeserto. Vecchi pastori e i giovani parlano del costo della vita e del lavoro; "Island for rent" di Elio Turno Arthemalle Salvatore Cubeddu. 2095, la Sardegna è ormai spopolata e in affitto; "Mio babbo è superman" di Giovanni Maria D'Angelo. Antonio scrive sul padre un tema idealizzato e in contrasto con la realtà; "S 62" di Niccolò Biressi. Un telefono è l’unico punto di contatto tra una donna e le sue figure di riferimento; "S’ozzastru" di Carolina Melis. Racconto di un albero millenario; "Shakespeare in smoke" di Francesco Cocco. Una pausa sigaretta si trasforma in un viaggio fatto di sogni; "Ambasciadores de sardigna" di Gino Marielli, Maria Giovanna Cherchi, Angelo Curreli, Gaetano Garau, Leonardo Marras. Un tributo musicale a tutti i sardi sparsi nel mondo.
Visioni Sarde è un progetto ormai consolidato che gode dal 2014 del contributo di Regione Autonoma della Sardegna e Sardegna Film Commission. La collaborazione con i circoli della FASI, con capofila il "Sarda Domus" di Civitavecchia, consentirà di portare i cortometraggi in Italia e all'estero, consolidando il legame tra la diaspora sarda e la sua terra d’origine. (aise)