Il MAIE intensifica il suo lavoro a Toronto
ROMA\ aise\ - Toronto si conferma una delle città con la più alta concentrazione di italiani nel mondo, e il MAIE (Movimento Associativo Italiani all’Estero), quindi, ha deciso di intensificare la sua azione nella città canadese. Dopo aver nominato di recente un nuovo coordinatore per la zona, Francesco Sanci, il movimento continua ad ascoltare le istanze delle associazioni locali e della comunità e a lavorare in parlamento per non far dimenticare all’Italia “i suoi figli all’estero”.
La nomina di Sanci, sostenuta dal vicepresidente del MAIE Vincenzo Odoguardi, è un segnale chiaro dell’impegno del Movimento a costruire una rete sempre più forte per difendere i diritti e gli interessi degli italiani all’estero. Sanci è un punto di riferimento capace di unire le persone e promuovere iniziative concrete.
“Toronto – spiegano dal Movimento -, con la sua vasta comunità italiana, ha bisogno di una rappresentanza attenta alle reali necessità delle persone. Il MAIE offre un canale diretto per segnalare problemi, proporre soluzioni e promuovere attività culturali, sociali ed economiche”.
Sanci, nel suo nuovo ruolo, ha dichiarato di essere pronto a collaborare con tutte le associazioni italiane presenti in Canada, con i Comites e con il CGIE per costruire una rete di supporto efficace. “Gli italiani a Toronto devono sapere che non sono soli. Il MAIE è qui per ascoltare, per risolvere i problemi e per portare le loro istanze nelle sedi istituzionali,” ha sottolineato il coordinatore.
Mentre la presenza territoriale si rafforza, il MAIE continua anche con il suo lavoro in Parlamento per tutelare i diritti degli italiani nel mondo. Recentemente, l’On. Mario Borghese ha presentato un emendamento volto a eliminare la tassa di 600 euro per il riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis. Questa misura, introdotta nella manovra finanziaria, è stata definita “un attacco agli italiani all’estero” perché rischia di penalizzare proprio coloro che vogliono recuperare il legame con l’Italia.
Inoltre, il MAIE sta portando avanti un’altra importante battaglia contro la discriminazione dei pensionati italiani residenti all’estero. Una norma presente nella bozza della legge di bilancio prevede trattamenti differenziati tra pensionati italiani in patria e quelli all’estero. Il MAIE ha presentato un emendamento per correggere questa ingiustizia, ribadendo il principio che tutti i cittadini italiani devono essere trattati con equità, indipendentemente dal luogo di residenza.
“L’Italia non può permettersi di dimenticare i suoi figli all’estero,” ha dichiarato Borghese. “Ogni giorno lavoriamo per portare avanti le loro istanze e per eliminare le discriminazioni legislative che ancora esistono.”
Il MAIE ha quindi lanciato un appello a tutte le associazioni italiane in Canada, ai Comites, al CGIE e ai singoli cittadini: “fate sentire la vostra voce!”
“Ogni problema legato alla cittadinanza, alle pensioni, ai servizi consolari, alla lingua e cultura italiana – hanno spiegato nell’appello -, può e deve essere affrontato con il supporto del MAIE. La comunità italiana all’estero è una risorsa straordinaria per l’Italia, ma troppo spesso viene ignorata o penalizzata da scelte politiche sbagliate. Solo unendo le forze e facendo squadra possiamo ottenere risultati concreti.
Chiunque abbia difficoltà o suggerimenti è invitato a contattare il MAIE attraverso i propri rappresentanti locali o attraverso i canali ufficiali del Movimento. Francesco Sanci, come coordinatore per Toronto, è a disposizione per raccogliere segnalazioni e proporre soluzioni”. (aise)